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Branford Marsalis: A Love Supreme - Live in Amsterdam
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In occasione del cinquantenario della pubblicazione di A Love Supreme di John Coltrane, l'etichetta Okeh ripubblica il concerto del 30 marzo 2003 di Branford Marsalis alla BimHuis di Amsterdam.
Quella performance uscì un decennio fa per la Marsalis Music in un'elegante confezione contenente il DVD video del concerto, interviste, contenuti speciali e un compact disc con la registrazione audio. La nuova edizione è identica a quella del 2004 contenente una lunga intervista del sassofonista e altre realizzate coi suoi partner (Joey Calderazzo, Eric Revis e Jeff Tain Watts) con Michael Brecker, David Sanchez, Miguel Zenon, più un lungo colloquio del sassofonista con Alice Coltrane.
Oggi il video del concerto è disponibile su You Tube ma l'attrattiva di questa nuova edizione resta alta sia per i contenuti speciali che per la qualità audio/video.
La decisione di eseguire un'opera così caratterizzata come il capolavoro coltraniano, venne a Branford nel 2002, quando registrò Footsteps of Our Fathers. Quell'album conteneva la suite "A Love Supreme" con omaggi a Ornette Coleman, John Lewis e Sonny Rollins di cui Branford eseguiva rispettivamente "Giggin,'" "Concorde" e la "Freedom Suite." "Per decenni i jazzmen -diceva il sassofonista-hanno usato brani come "Body and Soul" per le proprie improvvisazioni: perchè non usare A Love Supreme?"
Quel disco suscitò le critiche di chi notava una forte vicinanza col modello originale, in una concezione di repertorio pericolosamente vicina a quella del fratello Wynton. Le esecuzioni live dell'opera coltraniana si dimostrarono invece personali e appassionanti, al punto che il suo manager spinse per documentare la tappa olandese del tour europeo del 2003.
Riascoltando quel concerto dopo un decennio si conferma il giudizio positivo. La musica è viva, palpitante e la forza magnetica dell'opera coltraniana viene ricreata dal quartetto di Branford in un giusto equilibrio tra fedeltà al modello e dimensione personale. I quattro improvvisano con impeto, galvanizzati dai marcati consensi del pubblico, offrendo piena misura delle loro doti. I confronti con l'incisione coltraniana sono inutili ma da un angolo della vostra mente sorgerà la voglia di riascoltare quel capolavoro.
Unico, come tutti i capolavori.
Quella performance uscì un decennio fa per la Marsalis Music in un'elegante confezione contenente il DVD video del concerto, interviste, contenuti speciali e un compact disc con la registrazione audio. La nuova edizione è identica a quella del 2004 contenente una lunga intervista del sassofonista e altre realizzate coi suoi partner (Joey Calderazzo, Eric Revis e Jeff Tain Watts) con Michael Brecker, David Sanchez, Miguel Zenon, più un lungo colloquio del sassofonista con Alice Coltrane.
Oggi il video del concerto è disponibile su You Tube ma l'attrattiva di questa nuova edizione resta alta sia per i contenuti speciali che per la qualità audio/video.
La decisione di eseguire un'opera così caratterizzata come il capolavoro coltraniano, venne a Branford nel 2002, quando registrò Footsteps of Our Fathers. Quell'album conteneva la suite "A Love Supreme" con omaggi a Ornette Coleman, John Lewis e Sonny Rollins di cui Branford eseguiva rispettivamente "Giggin,'" "Concorde" e la "Freedom Suite." "Per decenni i jazzmen -diceva il sassofonista-hanno usato brani come "Body and Soul" per le proprie improvvisazioni: perchè non usare A Love Supreme?"
Quel disco suscitò le critiche di chi notava una forte vicinanza col modello originale, in una concezione di repertorio pericolosamente vicina a quella del fratello Wynton. Le esecuzioni live dell'opera coltraniana si dimostrarono invece personali e appassionanti, al punto che il suo manager spinse per documentare la tappa olandese del tour europeo del 2003.
Riascoltando quel concerto dopo un decennio si conferma il giudizio positivo. La musica è viva, palpitante e la forza magnetica dell'opera coltraniana viene ricreata dal quartetto di Branford in un giusto equilibrio tra fedeltà al modello e dimensione personale. I quattro improvvisano con impeto, galvanizzati dai marcati consensi del pubblico, offrendo piena misura delle loro doti. I confronti con l'incisione coltraniana sono inutili ma da un angolo della vostra mente sorgerà la voglia di riascoltare quel capolavoro.
Unico, come tutti i capolavori.
Track Listing
A Love Supreme: Acknowledgement; Resolution; Pursuance; Psalm.
Personnel
Branford Marsalis
saxophoneBranford Marsalis: sax tenore; Joey Calderazzo: pianoforte; Eric Revis: contrabbasso; Jeff "Tain" Watts: batteria.
Album information
Title: A Love Supreme - Live in Amsterdam | Year Released: 2015 | Record Label: Okeh
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About Branford Marsalis
Instrument: Saxophone
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