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Jason Stein: A Calculus of Loss
BySono sufficienti un fremito percussivo, una vibrazione d’ancia, un inflessione del violoncello per alterare la percezione di una musica che sembra assorbire energia dallo spazio circostante e dare risalto ai vuoti, ai buchi neri dell’improvvisazione.
Proveniente dalla ricca scena di Chicago e componente dei Bridge61 di Ken Vandermark, Jason Stein è uno dei pochi musicisti in circolazione che si dedica esclusivamente al clarinetto basso. Se il riferimento scontato non può che essere il grande Dolphy, Stein è troppo intelligente per cercare di diventarne l’ennesimo epigono. Si inventa, così, uno stile del tutto personale, nel quale il clarinetto basso perde i suoi connotati di strumento rigido e poco malleabile, non tanto a favore di una virtuosistica agilità quanto per trasformarsi in sofisticato esploratore timbrico, efficace grimaldello per scardinare intricati lucchetti sonori.
Con The Calculus of Loss, Jason Stein licenzia un album di debutto coraggioso, anticonvenzionale, colto, di sorprendente maturità, che ne rivela anche le qualità di interessante compositore.
Track Listing
01. Nurse Ellen; 02. Miss Izzy; 03. That's Not a Closet; 04. Caroline and Sam; 05. 16th St. Ellen; 05. J.H. Composizioni di Jason Stein.
Personnel
Jason Stein
clarinet, bassJason Stein (clarinetto basso); Kevin Davis (violoncello); Mike Pride (percussioni).
Album information
Title: A Calculus of Loss | Year Released: 2008 | Record Label: Clean Feed Records
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About Jason Stein
Instrument: Clarinet, bass
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