Matthias Schubert: 9 Compositions for the Multiple Joy[ce] Ensemble
Il tenorsassofonista tedesco Matthias Schubert, una trentina d'anni fa tra le maggiori promesse del jazz europeo (e come tale inserito in formazioni che in qualche modo ratificavano tale status), strada facendoin realtà uscendo spesso e volentieri dal nostro cono di lucesi è avvicinato alla composizione pura, con risultati che questo CD, inciso a Colonia nel dicembre 2012, ci dice assolutamente invidiabili.
Le nove pagine di sua penna che compongono il disco mantengono anzitutto un carattere conchiuso e coerente, pur non rimestandoper nostra fortunasempre nello stesso paiolo. Ci sono dediche ai singoli musicisti coinvolti (si confrontino titoli e nomi) e a "esterni" (Ellington e Boulez, Messiaen e Cage, Braxton e Frith, ecc.), il che non impedisce al lavoro di conservare nella sostanza un tono eminentemente corale, collettivo (da menzionare, pur tuttavia, almeno gli exploit solistici di Frank Gratkowski, Axel Lindner e Angelika Sheridan), dove l'aspetto timbrico e quello dinamico, di regola mirabilmente complementari, la fanno legittimamente da padroni.
A voler trovare agganci con colleghi jazzisti che si siano avvicinati con altrettanta competenza e concretezza ispirativa all'universo cameristico-contemporaneo, il primo nome da fare èça va sans direquello di Anthony Braxton, al limite certi remoti esperimenti di John Lindberg (a loro volta di marca braxtoniana, del resto) ben più, per esempio, che le più recenti conductions di un Butch Morris. La poetica di Schubert presenta d'altra parte caratteri assolutamente personali (per esempio un modo tutto suo di alternare sequenze piane, persino sottotraccia, e più o meno perentorie impennate). E poi già la scelta dello strumentario è quasi sempre un sintomo di ciò che l'autore cerca equando gli va bene, come quitrova.
Un gran bel disco, quindi, circa il quale resta da sottolineare, per chiudere, la vivezza e la bella matericità della copertina, opera di Marcel Boucher.
Le nove pagine di sua penna che compongono il disco mantengono anzitutto un carattere conchiuso e coerente, pur non rimestandoper nostra fortunasempre nello stesso paiolo. Ci sono dediche ai singoli musicisti coinvolti (si confrontino titoli e nomi) e a "esterni" (Ellington e Boulez, Messiaen e Cage, Braxton e Frith, ecc.), il che non impedisce al lavoro di conservare nella sostanza un tono eminentemente corale, collettivo (da menzionare, pur tuttavia, almeno gli exploit solistici di Frank Gratkowski, Axel Lindner e Angelika Sheridan), dove l'aspetto timbrico e quello dinamico, di regola mirabilmente complementari, la fanno legittimamente da padroni.
A voler trovare agganci con colleghi jazzisti che si siano avvicinati con altrettanta competenza e concretezza ispirativa all'universo cameristico-contemporaneo, il primo nome da fare èça va sans direquello di Anthony Braxton, al limite certi remoti esperimenti di John Lindberg (a loro volta di marca braxtoniana, del resto) ben più, per esempio, che le più recenti conductions di un Butch Morris. La poetica di Schubert presenta d'altra parte caratteri assolutamente personali (per esempio un modo tutto suo di alternare sequenze piane, persino sottotraccia, e più o meno perentorie impennate). E poi già la scelta dello strumentario è quasi sempre un sintomo di ciò che l'autore cerca equando gli va bene, come quitrova.
Un gran bel disco, quindi, circa il quale resta da sottolineare, per chiudere, la vivezza e la bella matericità della copertina, opera di Marcel Boucher.
Track Listing
Conlon Zoubeck; Moose; Anthonykowski; Duke Muche; Frith Fields; Boulevinsky; Ende der Zeit; Akkordstudie; John Müller.
Personnel
Udo Moll: tromba; Holger Werner: clarinetto; Matthias Muche: trombone; Frank Gratkowski: sax alto; Angelika Sheridan: flauto; Karl Ludwig Hübsch: tuba; Phillip Zoubeck: pianoforte; Scott Fields: chitarra; Axel Lindner: violino; Elisabeth Fügemann: violoncello; Sebastian Gramss: contrabbasso; Matthias Schubert: conduzione.
Album information
Title: 9 Compositions for the Multiple Joy[ce] Ensemble | Year Released: 2014 | Record Label: Red Toucan Records