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Woodstore Quintet feat. Tim Hagans: 41st Parallel

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Woodstore Quintet feat. Tim Hagans: 41st Parallel
Un quartetto italiano ospita un trombettista straniero, e che trombettista! È paradossale, ma anche lecito dati i (troppi) precedenti in questo senso: la cosa non lascia presupporre bei risultati. Però, in questo caso pare d'uopo metter da parte ogni pregiudizio, perché 41st Parallel funziona davvero bene.

Infatti, è giusto parlare di "Woodstore Quintet", e non di un quartetto più ospite. Hagans viene praticamente "assorbito" dai nostri Carboni, Tedde, Spanu e Filindeu, e si inizia a swingare già dal primo brano, che anche chiamandosi "Tim's Theme" è firmato dal pianista - come tutti gli altri brani tranne il quinto "Capoccia (The Wish)". Subito salta all'occhio (pardon, all'orecchio) che i due fiati sono in grado di costruire belle armonizzazioni e contrappunti interessanti, sulle linee tematiche dei brani. Un po' di riverbero dona alla tromba quel pizzico di profondità in più che ne aumenta il lirismo, e il sassofono si muove a passi felpati, sfoderando un fraseggio tanto moderno nel linguaggio quanto caldo nella timbrica.

"All'ultimo momento" è un pezzo in tre quarti dall'armonia elaborata, con un tema ben strutturato che è capace, parallelamente, di fissarsi nella mente di chi ascolta. È anche l'occasione per prestare orecchio al drumming raffinato di Filindeu: uno di quelli che, se non ci fai caso, neanche ti accorgi che stanno suonando. Eppure, dànno un contributo inestimabile al prodotto sonoro, ricamando e intessendo linee ritmiche che avvalorano, ispessiscono il discorso solistico. Sono pochi, soprattutto tra i più moderni, ma esistono. Filindeu pare una via di mezzo tra Paul Motian e Bill Stewart: fortemente energico nell'intenzione, ma attento a rimanere sempre in una sorta di zona liminale, difficile da centrare, dove il confine tra il "sento" e il "non sento" è molto sottile.

"Apple Tree" regala una bella dose di melodicità, che ancora una volta si fa ricordare, e si apre con l'assolo di Spanu, certamente più apprezzabile nell'accompagnamento che negli spazi solistici, ma che tuttavia si fa valere con discrezione ed eleganza. Subito dopo è Hagans ad entrare in gioco, ed ogni attacco di frase è come un fendente. Non si può fare a meno di ascoltarlo, e non certamente per il volume. "Shark" muove i primi passi con un'introduzione di piano e tromba, per rinvigorirsi poi, improvvisamente, con un tema molto ben ritmato.

La voce di Maria Pia De Vito fa capolino su "Capoccia (The Wish)" (dalle atmosfere world, un po' metheniane, ma con una sonorità estremamente peculiare) e "The Bread I Break" (una ballad che, pur essendo d'un certo interesse, non regge il confronto con gli altri brani proposti). Sul primo pezzo, la De Vito si lancia in un bell'assolo, cercando melodia e dissonanze ardite, e riuscendo ad incastrare le due cose con rara maestria.

La ritmica Spanu/Filindeu si dà di nuovo da fare sull'ultimo pezzo, "Subway", il cui tema ricorda inizialmente il davisiano "Tune Up", se non altro per la disposizione ritmica delle note. Il primo assolo è di Tedde, che scodella delle ottime idee solistiche e un bel timing.

Un gruppo musicale, quando è ben assortito, parte da una posizione vantaggiosa, ed ha buone possibilità di far bene. Il "Woodstore Quintet" c'è riuscito sicuramente.

Track Listing

1. Tim Hagans & NDR Bigband - Lelia 12:04 2. Tim Hagans & NDR Bigband - Richard Forst 11:23 3. Tim Hagans & NDR Bigband - Harry, Archie & Gus 11:26 4. Tim Hagans & NDR Bigband - Seymour Moskowitz 11:57 5. Tim Hagans & NDR Bigband - Mabel Longhetti 11:24 6. Tim Hagans & NDR Bigband - Cosmo Vitelli 11:47 7. Tim Hagans & NDR Bigband - John Cassavestes 09:22

Personnel

Tim Hagans
trumpet

NDR Bigband Personnel: THORSTEN BENKENSTEIN, lead tromba, flugelhorn INGOLF BURKHARDT, tromba, flugelhorn (Tracks 2, 4, 5, 6 & 7, Solo Seymour Moskowitz) MICHAEL LEUSCHNER, tromba, flugelhorn (Tracks 1 & 3) REINER WINTERSCHLADEN, tromba, flugelhorn (Tracks 1 - 5, Solo Lelia) STEPHAN MEINBERG, tromba, flugelhorn (Track 6 & 7) CLAUS STOTTER, tromba, flugelhorn (Solo Harry, Archie & Gus) FIETE FELSCH, lead alto & sporano saxophones, flute (Solo Lelia, and Harry Archie & Gus) PETER BOLTE, alto and soprano saxophones, flute (Solo Cosmos Vitelli) CHRISTOF LAUER, tenor & soprano saxophones (Solo Seymour Moskowitz) LUTZ BUCHNER, tenor saxophone, clarinet (Solo Richard Forst) EDGAR HERZOG, baritone saxophone, bass clarinet (Solo Cosmo Vitelli) DAN GOTTSHALL, lead trombone (Solo Ricard Forst)  KLAUS HEIDENREICH, trombone (Solo Harry, Archie & Gus) STEFAN LOTTERMAN, trombone, (Solo Lelia) INGO LAHME, bass trombone, tuba INGMAR HELLER, double bass (Solo Lelia & Richard Forst) VLADYSLAV SENDECKI, piano (tracks 1, 3,4 & 5, Solo Mabel Longhetti) STEPHAN DIEZ, guitar (Solo Cosmo Vitelli and John Cassavetes) MISCHA SCHUMANN, piano (tracks 2, 6 & 7) JUKKIS UOTILA, drums (Solo Richard Forst)  MARCIO DOCTOR, percussion (Solo Seymour Moskowitz) Produced by Tim Hagans/Waiting Moon Records  Mark Masters & the American Jazz Institute  Michele Brangwen Dance Ensemble

Album information

Title: Faces Under The Influence: A Jazz Tribute To John Cassavetes | Year Released: 2017 | Record Label: Waiting Moon Records


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