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Howard Wiley and the Angola Project: 12 Gates to the City
ByQuelle inferriate controllate da sistemi di massima sicurezza hanno ospitato migliaia di prigionieri e, tra i tanti, anche Leadbelly che per quattro anni stazionò prima di essere rilasciato per buona condotta. Un carcere che puzza di blues, di anime erranti e diavoli sarcastici. Un luogo irresistibile per quanti vogliamo regalare all'arte scenari di creatività artistica.
Il tenor-sassofonista Wiley ha deciso di far partire proprio da lì la sua ricerca etnomusicologia, proprio come fece, tra gli altri, Alan Lomax. Tutto nasce da una sua visita alla prigione nel 2005. Due anni dopo il musicista pubblica The Angola Project ovvero una rielaborazione in chiave jazz di spiritual tradizionali presi direttamente dalle registrazioni di Lomax o anche di Harry Oster.
Non contento, Wiley ha voluto proseguire. Questo nuovo CD porta il nome di uno dei brani che facevano parte del precedente disco. Le composizioni sono tutte originali e traggono ispirazione dall'esperienza del sassofonista nella prigione della Louisiana a contatto con i detenuti.
Quel che contraddistingue maggiormente questo sforzo è il pensiero positivo, la gioia di vivere nonostante tutto: "After Prayer" parte dalla festosità stile Louis Armstrong periodo dixieland e procede verso sentieri più smooth. Il violino di "Three Days" ha un sapore di classicità europea che si staglia su un tempo in 5/4 davvero inaspettato, visto testo e contesto.
"Old Highway 66" descrive la strada alla fine della quale vi è la prigione: più di una metafora. Tra scat singing, spoken word, simil rap e arie gospel ("Endless Fields," "John Taylor," "My God," "In His Name") c'è anche spazio per upbeat jazzati ("The Walk") in cui brilla la luminosità del sax tenore in tutto il registro e il riuscito interplay con i musicisti che lo sorreggono.
Track Listing
01. After Prayer; 02. Three Days; 03. Come Forth – To the House; 04. Old Highway 66; 05. Captain Donna Demoss; 06. Endless Fields; 07. The Walk; 08. John Taylor; 09. Song for a Hot Summer Night; 10. Rise; 11. In His Name; 12. Threnody; 13. My God (featuring Robert King).
Personnel
Howard Wiley
saxophone, tenorHoward Wiley (sax soprano e tenore); Faye Carol (voce); Jeannine Anderson (voce); Lotin Benedict (voce); Marcus Shelby (basso); Geoff Brennan (basso); David Ewell (basso); Yeroda Caesar Kaptoech (violino); Dina Maccabee (violino); Danny Armstrong (trombone); Geechi Taylor (tromba); Sly Randolph (batteria); Bicasso (rap/spoken word).
Album information
Title: 12 Gates to the City | Year Released: 2010 | Record Label: CCn'C Records
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About Howard Wiley
Instrument: Saxophone, tenor
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