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Todd Bishop e il Questionario di Proust
Nei miei dischi cerco sempre di trasmettere un senso cinematografico.
La qualità che desidero nei musicisti che suonano con me
Mi piace che le persone con cui suono abbiano una forte personalità musicale, ed un buon senso dell'umorismo.
Come musicista, il momento in cui sono stato più felice
Quando, dopo due settimane di serate con il mio gruppo, cominciamo a suonare come una vera band. E mi piacciono le serate riuscite bene, con un buon pubblico, in cui facciamo buona musica, e in cui siamo pagati bene.
Come musicista, il mio principale difetto
Cercando di mettere molta energia nelle mie performance, mi capita di commettere più errori di quanto sia oggi comunemente accettato. Non so se questo sia un difetto, ma sicuramente alcuni lo considerano tale.
La mia più grande paura quando suono
Se le cose vanno bene, quando suono non ho paura di niente. Prima di suonare a volte, molto stupidamente, temo di non riuscire fare una buona impressione sugli altri musicisti, o sul pubblico.
Sogno di suonare
Nella mia città preferita, Roma ... Forse succederà nell'Aprile 2015.
La mia fonte di ispirazione
Fare arte è ciò che mi ispira a fare ancora più arte. Suonare e scrivere musica, arti visive, scrivere, qualunque cosa.
Attualmente sono molto interessato alla musica brasiliana. Ci trovi un'incredibile leggerezza, che ho finito per amare. E poi ci sono molti grandissimi arrangiatori.
I miei musicisti preferiti
Miles Davis, Gil Evans e Thelonious Monk.
I miei dischi da isola deserta
Te ne dico cinque. Anzi, sei:
Miles Davis: Nefertiti;
Thelonious Monk: It's Monk's Time;
Old And New Dreams: Old and New Dreams;
Bill Frisell: Where in the World;
Gil Evans: The Individualism;
Frank Zappa: Apostrophe.
La canzone che canto sotto la doccia
Due canzoni, quasi ogni giorno. L'inizio di "Sivad" da Live Evil di Miles Davis, e "Mona Lisa," che vorrei riuscire a smettere di cantare. Non la suono più da 25 anni, da quando avevo dovuto accompagnare una pessima cantante da piano-bar, ma purtroppo mi è rimasta in testa.
I miei pittori preferiti
Willem De Kooning e Robert Rauschenberg sono due pittori moderni che sento molto vicini. Ho un debole per Turner, Tiziano e l'ultimo Rembrandt. Gli artisti visivi a cui penso di più oggi sono cineasti, come Gordon Willis, Robby Muller, Owen Roizman e Laszlo Kovacs.
I miei film preferiti
Questa sarebbe una lista molto lunga ma, di nuovo, te ne darò sei:
Animal Crackers;
Vite Vendutee il suo remake, Il Salario della Paura;
La 24 Ore di Le Mans;
Paper MoonLuna di Carta;
Broadway Danny Rose;
Frankenstein Junior.
I miei scrittori preferiti
Non sono un grande lettore, ma ho alcuni libri preferiti:
"Sterminatore!" e "The Adding Machine" di William S. Burroughs;
"La brutalità delle cose"intervista con Francis Bacon di David Sylvester;
"Cryptonomicon" di Neal Stephenson;
Le raccolte di fine anni '60 di Charles Bukowski: "Storie di ordinaria follia," "Taccuino di un vecchio porco," "La più bella donna della città";
"Citarsi addosso" di Woody Allen.
Il dono di natura che vorrei avere
Mi piacerebbe essere capace di scrivere una commedia.
Nella musica, la cosa che detesto di più
Ultimamente lo sfoggio di abilità tecnica mi annoia molto. Ho bisogno che la musica sia molto più del semplice del talento del musicista.
Gli errori musicali che mi ispirano maggiore indulgenza
La preoccupazione di come mi sta accogliendo il pubblico. Criticare me stesso, o il mio gruppo, mentre stiamo suonando. E criticarli quando il concerto è finito.
Il pezzo che vorrei venisse suonato al mio funerale
Durante: "The Rich & the Poor" di Keith Jarrett, da Treasure Island
Dopo: "Good Old Funky Music" dei The Meters (la versione editata, quella con la breve intro)
Lo stato attuale della mia attività musicale
Sono molto entusiasta della band con cui ho registrato. Il mio ultimo CD Travelogue è il terzo con Richard Cole alle ance. La sua presenza e il suo suono pieno sono diventati un elemento fondamentale. Il mio vecchio amico, il bassista Chris Higgins, è un grande personaggio da avere nella band, ed è un solidissimo musicista. E sono molto contento di questa collaborazione (e di quelle a venire) con il nostro pianista Jasnam Daya Singh (nato Weber Iago), che dà al progetto molta luce brasiliana, e che sta avendo un forte impatto sulla mia musica, su un numero di aspetti troppo grande per farne qui l'elenco
Il mio motto
Ci sono due citazioni che cerco sempre di ricordare:
Dal film il Padrino: "Paulie may have moved slow, but it was only because Paulie didn't have to move for anybody."
Paul Motian, sul suo lavoro di batterista: "I don't have to do shit."