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Steve Olson: The Ruthless Shapes of Paradise
ByMosso da intenti anche visivo-pittorici, come evidenzia l'elegante copertina esacromatica, il CD si apre con un brano intitolato a Mark Rothko, che del lavoro è del resto l'esplicito dedicatario insieme con Morton Feldman. Vi si avverte subito, in linea con la poetica della sottrazione e della discrezione propria dei due artisti, un tono come si diceva dimesso, minimale, non di rado anche un po' torvo, involuto, sottoesposto fino a risultare qua e là eccessivamente stirato, estenuato, alla lunga anche un po' tedioso.
Non gli fa difetto l'eleganza di tratto, ma la quasi totale assenza di tensioni verso toni divergenti dall'ambito estetico appena descritto (fanno eccezione i più nervosi, vitali "Crunchy Grumbles" e "Give My Regards to Eighth Street") finisce per limitare l'efficacia della proposta, che tende a disperdersi in tanti rivoli (in realtà tutti più o meno analoghi, come sottolineato), così come, a conti fatti, la stessa attenzione di chi ascolta.
Track Listing
Rothko; Crunchy Grumbles; Skittering; Behind the Red Door; Give My Regards to Eighth Street; Rest In Peace Ornette; Monastery.
Personnel
Steve Olson
drumsOscar Noriega: sax alto, clarinetto basso; Denman Maroney: pianoforte; Steve Olson: batteria, percussioni, oggetti.
Album information
Title: The Ruthless Shapes of Paradise | Year Released: 2016 | Record Label: Self Produced
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