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The Bureau of Atomic Tourism: Spinning Jenny
L'iniziale "Back to My Steel" scritta da Nate Wooley, inizia in sordina, quasi sottovoce e mantiene per tutto il brano una sorta di calma apparente sopra il ribollire controllato delle diverse voci strumentali e chiude a sorpresa con un riff orecchiabile. Nella successiva "Canon" la chitarra di Marc Ducret, autore anche di altri due brani, ci introduce ad un musica aspra, leggermente schizofrenica, spesso concitata e disordinata.
Caratteristiche che esplodono letteralmente negli oltre ventiquattro minuti di "FTDOY," esecuzione nella quale il sax contralto di Andrew D'Angelo ci conduce inquieto in un magma incandescente di sonorità acustiche ed elettroniche, di cacofonie e di visioni apocalittiche. Inaspettate oasi di pace, si fa per dire, risultano essere "19," di Jozef Dumoulin, dove atmosfere rarefatte e allucinate fungono sia da camera di decompressione che da detonatore per l'intero album, e la conclusiva "Aquatique," quiete dopo la tempesta di un disco da maneggiare con cura che si rivela pienamente ascolto dopo ascolto.
Track Listing
Back to My Steel; Canon; 19; FTDOY; Blues de L'ombre; Aquatique.
Personnel
Teun Verbruggen: drums and electronics; Andrew d'Angelo: alto saxophone, bass clarinet; Nate Wooley: trumpet; Jozef Dumoulin: fender Rhodes; Marc Ducret: guitar; Jasper Stadhouders: bass.
Album information
Title: Spinning Jenny | Year Released: 2014 | Record Label: Rat Records
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