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Vijay Iyer: Solo
ByNon solo: doveva volgere lo sguardo verso il genio sregolato di Theloniuos Monk, amplificandone le turbolenze e le "note" sbagliate ("Epistrophy"); doveva ravvivare l'attitudine all'arpeggio, ai raga indiani, alla velocizzazione degli assolo e al minimalismo stile Philip Glass ("Patterns"). Tutto in uno, e subito, preferibilmente.
"Il corpo è nello spazio musicale e interagisce con gli strumenti". Ecco perché l'artista statunitense di origini indiane non poteva che accentuare le sue singolari ricerche di fisica applicata alla musica, proprio partendo dalla gestualità e dalla postura del musicista dietro cui si nascondo spesso i materiali musicali, le condotte armoniche e ritmiche e lo stile di un artista ("Autoscopy"). "The role of the body in music perception and cognition" era stata la sua tesi di dottorato alla University of California a Berkley, non a caso.
Maledettamente bizzarra quanto condivisibile la sua idea, quindi. Plasma i temi ("Human Nature" di Michael Jackson, "Black and Tan Fantasy," di Duke Ellington) come se avesse sotto le sue dita un corpo da massaggiare con cura e perizia.
Li rallenta, come farebbe con una pratica shiatsu, e ne moltiplica le dimensioni: nella versione di "Fleurette Africaine," di Ellington, Iyer sembra evocare la presenza di Charles Mingus e di Max Roach. O, non contento, ne accelera il respiro, fino a farlo diventare incontenibile ("One for Blount," dedicata a Sun Ra).
Solo è una prova convincente di fisicità mentale e musicale.
Track Listing
Human Nature; Epistrophy; Darn That Dream; Black & Tan Fantasy; Prelude: Heartpiece; Autoscopy; Patterns; Desiring; Games; Fleurette Africaine; One For Blount.
Personnel
Vijay Iyer
pianoVijay Iyer: piano.
Album information
Title: Solo | Year Released: 2010 | Record Label: ACT Music
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