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Piani di Battaglia

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Un elemento che salta all'occhio, in Stefano Battaglia, è la discrezione, come artista e come uomo. Uno dei tanti modi in cui lo rivela è il grande rispetto che ha per la musica altrui. Una differenza, magari per molti impercettibile, che separa questi due album lo conferma una volta di più: nel primo, che ha per protagonista il suo trio, la direzione musicale (stante che non è lui l'autore delle composizioni) è interamente sua, mentre del secondo, un progetto altrui a cui è stato evidentemente invitato a partecipare, segnandolo profondamente con la sua presenza, non firma alcun brano, spettando tale paternità ai suoi tre compagni di viaggio.

Stefano Battaglia Trio
In the Morning—Music of Alec Wilder
ECM Records
2015
Valutazione: * * * * ½

Al di là di questo rilievo, che ci è venuto spontaneo fare, diciamo subito che In the Morning, tratto da un magnifico concerto torinese a cui abbiamo avuto la fortuna di assistere, conferma in pieno tutto il bene che si è detto e scritto più volte a proposito del trio di Battaglia, certo fra i migliori in circolazione anche ben al di fuori dei confini nazionali. Nello specifico il pianista milanese ha voluto rendere omaggio ad Alec Wilder, al cui songbook si è rivolta nel corso dei decenni con opere monografiche un'autentica miriade di artisti di area jazzistica e dintorni, da Frank Sinatra a Bob Brookmeyer, Meredith d'Ambrosio e Roland Hanna, Marian McPartland e Ben Sidran, Vic Juris e Dave Liebman, fra gli altri.

Qui Battaglia sceglie una manciata di songs (sette) e le annette con totale aderenza al suo universo poetico, fatto di eleganza e ritegno, una circolarità a tratti persino vagamente ipnotica e crescendo insinuanti quanto implacabili (e relativi decrescendo, spesso e volentieri, altrettanto preziosi), una cantabilità ariosa e decongestionata che soffia costantemente sotto la brace della sua musica e ogni tanto esplode in sequenze più esplicite, ammalianti, concentrazione e souplesse, elasticità e progressioni ondivaghe, talora anche accidentate, vaporosità e intarsi danzanti, astrazione e plasticità.

Una nuova gemma lungo la discografia di Battaglia e soci, entrambi magistrali.

Buffa Battaglia Bodrato Mazzucco
Pow-Bee
Leo Records
2015
Valutazione: * * * *

Diversi degli elementi appena evidenziati tornano in Pow-Bee, specificatamente negli ampi segmenti in trio (con due dei tre vertici del triangolo mutati, peraltro), laddove il tenore (in un unico caso il contralto) di Andrea Buffa sposta inevitabilmente la musica lungo altre direttrici, ma più per un fatto di pura geometricità di tracciati (soprattutto timbrica) che per il clima in sé, visto che il suo suono, brunito quanto corposo (qua e là fa pensare a un Gato Barbieri che si sia sottoposto a una drastica cura dimagrante...), appare sempre felicemente in sintonia col portato espressivo dei suoi tre compagni di viaggio.

La consueta, sospesa eleganza di Battaglia dà il la all'iniziale "Corale," che lievita poco per volta con l'ingresso degli altri. Una ritmicità vagamente ipnotica avvolge quindi "Il ritorno," finché tutto si placa e rimane di nuovo solo il pianoforte, che dopo un paio di episodi più vivaci apre ancora solitario "Messa nera," il cui sviluppo quartettistico si svolge nel segno di un'ammirevole concentrazione. Si procede così fino al termine del lavoro, con duetti intermittenti a momenti corali, e ancora brevi monologhi e sequenze il trio, il tutto fino al conclusivo "Tapioca Dance," attraversato da un felice saliscendi di tensione, commiato per più versi paradigmatico di un album di sicuro spessore.

Elenco dei brani:
In the Morning—Music of Alec Wilder
In the Morning; River Run; Moon and Sand; When I Am Dead My Dearest; The Lake Isle of Innisfree; Where Do You Go?; Chick Lorimer.

Pow-Bee
Corale; Il ritorno; Mojo; Canzona; Messa nera; Tacheles; Tajin; No Sugar, Please; Tapioca Dance.

Musicisti:
In the Morning—Music of Alec Wilder
Stefano Battaglia: pianoforte; Salvatore Majore: contrabbasso; Roberto Dani: batteria.

Pow-Bee
Andrea Buffa: sax tenore e contralto; Stefano Battaglia: pianoforte; Fiorenzo Bodrato: contrabbasso; Dario Mazzucco: batteria.

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