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Francesco Diodati e il Questionario di Proust
Francesco Diodati: In continua evoluzione e trasformazione.
AAJ: La qualità che desidero nei musicisti che suonano con me.
F.D.: La voglia di rischiare e mettersi in gioco. La propensione a suonare con gli altri, per la musica e non per se stessi.
AAJ: Come musicista, il momento in cui sono stato più felice.
F.D.: Conservo alcuni momenti speciali:
Suonare in Birmania per i bambini di un villaggio, che sedevano sul palco con noi musicisti. Sentivo che stavo veramente dando qualcosa di unico a quel pubblico così speciale.
Uno dei primi concerti in trio con i miei amici e colleghi Ermanno Baron e Marcello Allulli: Marcello fece imparare di nascosto alla maggior parte del pubblico un brano e quando abbiamo iniziato a suonarlo si è aggiunto un coro dal pubblico... Un'emozione incredibile.
AAJ: Come musicista, il mio principale difetto.
F.D.: Avere la tendenza a suonare poco nei miei progetti. Ma sto migliorando!
AAJ: La mia più grande paura quando suono.
F.D.: Non essere autentico.
AAJ: Sogno di suonare.
F.D.: Sogno di sognare un brano bellissimo e di ricordarmelo al mattino. E magari invitare Wayne Shorter a suonarlo.
AAJ: La mia fonte di ispirazione.
F.D.: L' umanità, in tutte le sue sfaccettature, e la natura. A volte anche la cioccolata funziona.
AAJ: I miei musicisti preferiti.
F.D.: Sono tanti, volendo essere sintetico posso dire Thelonius Monk, Jim Hall, Ornette Coleman, Wayne Shorter, Johann Sebastian Bach, Billie Holiday, Arvo Part, Flying Lotus, Björk, Frank Sinatra, Miles Davis, Jimi Hendrix, Joao Gilberto, Tom Waits, Steve Lehman, Brian May, Radiohead e in particolare John Greenwood. Così, a braccio sul momento.
AAJ: I miei dischi da isola deserta.
F.D.: Il cofanetto di Charlie Christian The Genius Of Electric Guitar; Il cofanetto Atlantic di Ornette Coleman Beauty Is a Rare Thing; Billie Holiday Lady in Satin; Pat Metheny Rejoicing; Marc Ducret Details; Jimmy Giuffre 1961; Tom Waits Heart of Saturday Night; La canzone "Volesse il Cielo" di Mia Martini; D'Angelo Black Messiah; Bird & Diz; Ray Charles Genius + Soul = Jazz; Kurt Rosenwinkel Next Step; Squarepusher Ufabulum; Joao Gilberto Voz e Violao; Enrico Rava New York Days.
AAJ: La canzone che fischio sotto la doccia.
F.D.: "Memories of You" (Razaf, Blake).
AAJ: I miei pittori preferiti.
F.D.: Paul Klee, Escher, Rotchko, Blu.
AAJ: I miei film preferiti.
F.D.: "Io ti Salverò" di Hitchcock, "8 e Mezzo" di Fellini, "La Città Incantata" di Myazaki, "Blue Velvet" di David Linch, "Inception" di Cristopher Nolan, "Metropolis" di Fritz Lang.
AAJ: I miei scrittori preferiti.
F.D.: Gianni Rodari, Italo Calvino, Gabriel Garcia Marquez, Luigi Pirandello.
AAJ: La mia occupazione preferita.
F.D.: Trekking, stare in mezzo alla natura e esplorare posti sconosciuti.
AAJ: Il dono di natura che vorrei avere.
F.D.: Una voce bella e originale.
AAJ: Nella musica, la cosa che detesto di più.
F.D.: L'ego, quando è troppo rovina tutto.
AAJ: Gli errori musicali che mi ispirano maggiore indulgenza.
F.D.: Quelli di chi non si accontenta e osa.
AAJ: Il pezzo che vorrei venisse suonato al mio funerale.
F.D.: "Lonely Woman" di Ornette Coleman, ma per fare dopo una grande festa!
AAJ: Lo stato attuale della mia attività musicale.
F.D.: Intensa, ricca di incontri, in piena ricerca e approfondimento, per provare a compiere un altro piccolo passo in avanti.
AAJ: Il mio motto.
F.D.: Ogni cosa a suo tempo.
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Giacomo Citro.
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