Home » Articoli » Book Review » Enrico Cogno: Italia. Il jazz negli anni ’70

Enrico Cogno: Italia. Il jazz negli anni ’70

By

Sign in to view read count
Jazz inchiesta: Italia. Il jazz negli anni '70
Enrico Cogno
238 Pagine
Arcana

Torna in libreria un classico della ricerca sociologica applicata al mondo del jazz. Riedito dopo quasi trentacinque anni dalla prima pubblicazione, è un importante strumento di studio per gli storici del jazz che ne potranno ricavare interessanti osservazioni. L'autore ha il merito di cogliere l'essenza, i significati e le dinamiche di una realtà composita, con tutte le sue implicazioni socio-politiche.

Come emerge chiaramente dalla lettura delle 238 pagine, un incolmabile iato segna la distanza dalla scena jazzistica italiana di oggi rispetto a quella degli anni '70. Nel primo caso prevaleva un uso sociale del fare musica, grazie a piccoli scantinati dove si riusciva ad assaporare la duplice dimensione estetica ed umana del jazz. Nel libro riaffiorano note musicali intimamente legate a storie di vita vissuta, quando ancora i musicisti non erano fagocitati dallo star-system, volando come schegge impazzite in svariati luoghi del mondo in pochi giorni. Era difficile vivere di solo jazz, come testimoniano le vicissitudini di Nunzio Rotondo, "avanti a patate lesse, a scrivere gli arrangiamenti fischiettando perché il pianoforte era un lusso, a scoprire nuove sonorità" a dispetto delle inascoltate sirene commerciali. Non a caso Arrigo Polillo definiva i nostri jazzisti "dilettanti, nel senso più nobile del termine. Dilettanti perché si dedicano al jazz soprattutto per amore, e con scarso profitto economico; dilettanti perché per loro-quasi tutti loro-il jazz costituisce purtroppo soltanto una lieve vacanza."

Erano gli anni in cui musicisti-intellettuali come Giorgio Gaslini ed Enrico Intra si impegnavano a far riconoscere i giusti riconoscimenti ad una musica per decenni esclusa dalle rassegne più importanti. Il libro coglie le trasformazioni in atto di una fruizione jazzistica non più elitaria, ma che si appresta a divenire di massa grazie all'affermazione di luoghi alternativi (scuole, fabbriche). Le interviste testimoniano anche il mutato contesto lavorativo del jazz, ora epicentro di una fitta rete di rapporti con il cinema, poesia, teatro, danza e letteratura. La qualità delle osservazioni musicali non è da meno rispetto alla valenza sociologica dell'indagine. Spicca una variopinta dimensione musicale vista come intima proiezione dell'anima (Nunzio Rotondo), sperimentazione colta (Giorgio Gaslini), lotta politica (Mario Schiano), piacere estetico (The Dino & Franco Piana Jazz Orchestra), fedeltà allo swing (Franco Cerri).

Comments

Tags


For the Love of Jazz
Get the Jazz Near You newsletter All About Jazz has been a pillar of jazz since 1995, championing it as an art form and, more importantly, supporting the musicians who create it. Our enduring commitment has made "AAJ" one of the most culturally important websites of its kind, read by hundreds of thousands of fans, musicians and industry figures every month.

You Can Help
To expand our coverage even further and develop new means to foster jazz discovery and connectivity we need your help. You can become a sustaining member for a modest $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination will vastly improve your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.

More

Jazz article: Becoming Ella Fitzgerald
Jazz article: Miles Davis and the Search for the Sound

Popular

Get more of a good thing!

Our weekly newsletter highlights our top stories, our special offers, and upcoming jazz events near you.