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Oskar Boldre - Simone Mauri "Da tutti i pori"

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Gheroartè - Corsico - 03.04.2009

Un immaginario giro del mondo in musica, tra raga indiani e parodie della canzone napoletana, echi africani e ironiche divagazioni asiatiche. Orizzonti mobili, spiazzanti, fatti di generi che si mescolano e separano, combinano e scombinano. Il jazz è solo un elemento tra i tanti, neppure il più evidente, né caratterizzante né caratterizzato, declinato com'è nelle sue innumerevoli accezioni (dal dixie alla contemporaneità). Per fortuna, aggiungiamo noi, che non amiamo particolarmente la vocalità jazz e che, di converso, apprezziamo i musicisti avventurosi che esplorano territori nuovi, che escono dalla propria zona di conforto. Del resto, le note introduttive al concerto parlavano chiaro. Il duo formato dalla voce di Oskar Boldre (forse sarebbe più appropriato dire le voci, visto che spesso si tratta di canto difonico) e dal clarinetto basso di Simone Mauri non si pone vincoli di stile o di genere ma pone al centro dell'attenzione il momento, l'ispirazione dell'istante.

Improvvisazione totale, dunque. Tra i brani presentati, solo uno aveva un canovaccio pre-definito. Verrebbe quasi da dire improvvisazione radicale, ma il termine è ormai fortemente connotato in una specifica direzione (la cosiddetta avanguardia) e sarebbe fuorviante. L'improvvisazione del duo Boldre-Mauri è infatti scevra di ogni concettualismo, serio o serioso che sia. E' piuttosto gioco, divertimento, disvelamento attraverso uno sguardo partecipe e distaccato, affettuoso ed ironico al tempo stesso. Un gioco rischioso, naturalmente. Sia perché l'improvvisazione totale, quando è davvero tale (e qui lo è stata) porta inevitabilmente con sé degli alti e bassi. Sia perché l'ironia, in musica, è un'arma a doppio taglio: lo scivolone nel cabaret è sempre dietro l'angolo. Dal concerto, e da una breve discussione con i musicisti, abbiamo però ricavato l'impressione che i due siano pienamente consapevoli di questi pericoli, e di come aggirarli attraverso una tecnica brillantissima (Simone Mauri è uno dei tanti tesori nascosti del jazz nazionale, Oskar Boldre - che non conoscevamo - è stato una piacevolissima sorpresa) ed un'intesa non comune.

Per chi volesse approfondire la conoscenza di questo duo, dalla loro prima esecuzione live Mauri e Boldre avevano ricavato un disco, fatto di materiale completamente improvvisato, intitolato Da tutti i pori e pubblicato dall'etichetta Kavka Musica.

Foto di Dario Villa.

Ulteriori foto tratte da questa galleria sono disponibili nella galleria immagini.


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