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Naomi Berrill - Vincent Courtois: La Beatitudine (e Io)
Lampi di Musicamorfosi
Teatrino di Corte della Reggia -Monza, 29.11.2014
Dodicesima edizione di Lampi, rassegna monzese che si muove attraverso tutti i generi musicali, dal jazz alla contemporanea, dal liscio al pop d'autore.
Filo conduttore di quest'anno, sottotitolo della manifestazione, è "La Grande Bellezza." Un brand in verità ormai un po' logoro e inflazionato, ma che ha il pregio di richiamarci al confronto con quanto di bello ci circonda ogni giorno. Nello specifico, con angoli nascosti della Brianza, (ri)portati alla luce attraverso un percorso di videoarte, e naturalmente con la musica, l'autentica protagonista della rassegna.
La formula di questa edizione prevede, per ogni serata, un doppio concerto. Un opening act a cura di giovani musicisti emergenti, ed un concerto principale con musicisti già affermati. Nel corso della serata inaugurale sono saliti sul palco la violoncellista e cantante irlandese Naomi Berrill, ed il violoncellista francese Vincent Courtois.
La Berrill, vecchia conoscenza del festival, ha presentato il suo nuovo album From the Ground (pubblicato da Musicamorfosi), con musiche che spaziano dal barocco a Nick Drake, passando attraverso mostri sacri del jazz (Billie Holiday), qualche standard ("Softly as in a Morning Sunrise") ed il notevole traditional "Black Is the Colour (of My True Love's Hair)." La sua proposta è sostanzialmente un "violoncello bar," in cui lo strumento viene utilizzato per accompagnare il canto. Nulla di straordinario, ma la varietà della scaletta e la leggerezza dell'interpretazione hanno comunque dato vita ad un concerto gradevole.
Di ben altro spessore il set di Vincent Courtois. Muovendosi tra libera improvvisazione e spunti tematici di sua composizione, il nostro ha dato vita a due lunghe suite che hanno confermato (se mai ce ne fosse bisogno!) le sue notevoli qualità strumentali e di musicista tout court. Potenza di suono, virtuosismo, complessità armonica, deliziosa musicalità si sono combinate in un esaltante mix di jazz contemporaneo, pop e tradizione eurocolta, in una chiara esemplificazione di qual è, oggi, lo stato dell'arte della musica.
Chiusura di serata con entrambi i musicisti sul palco, sulle note di "Between the Bliss and Me," dolcissimo brano a firma di Vincent Courtois con testi di Emily Dickinson.
I prossimi appuntamenti della rassegna avranno come protagonisti il violoncellista Francesco Dillon e l'Ensemble vocale Shucko + Corlerù (sabato 17 gennaio), il quartetto di Simone Zanchini (Stefano Bedetti, Stefano Senni, Zeno De Rossi) e la violinista Eloisa Manera (sabato 28 febbraio), il fisarmonicista Samuele Telari e il trombettista Giovanni Falzone (sabato 28 marzo), gli Area (sabato 9 maggio al teatro Manzoni).
Tutti i concerti, fatta eccezione per quello degli Area, si svolgeranno al Teatrino di Corte della Reggia di Monza, e saranno diffusi in live streaming su You Tube.
Foto
Cristina Crippi [per gentile concessione di Lampi]
Teatrino di Corte della Reggia -Monza, 29.11.2014
Dodicesima edizione di Lampi, rassegna monzese che si muove attraverso tutti i generi musicali, dal jazz alla contemporanea, dal liscio al pop d'autore.
Filo conduttore di quest'anno, sottotitolo della manifestazione, è "La Grande Bellezza." Un brand in verità ormai un po' logoro e inflazionato, ma che ha il pregio di richiamarci al confronto con quanto di bello ci circonda ogni giorno. Nello specifico, con angoli nascosti della Brianza, (ri)portati alla luce attraverso un percorso di videoarte, e naturalmente con la musica, l'autentica protagonista della rassegna.
La formula di questa edizione prevede, per ogni serata, un doppio concerto. Un opening act a cura di giovani musicisti emergenti, ed un concerto principale con musicisti già affermati. Nel corso della serata inaugurale sono saliti sul palco la violoncellista e cantante irlandese Naomi Berrill, ed il violoncellista francese Vincent Courtois.
La Berrill, vecchia conoscenza del festival, ha presentato il suo nuovo album From the Ground (pubblicato da Musicamorfosi), con musiche che spaziano dal barocco a Nick Drake, passando attraverso mostri sacri del jazz (Billie Holiday), qualche standard ("Softly as in a Morning Sunrise") ed il notevole traditional "Black Is the Colour (of My True Love's Hair)." La sua proposta è sostanzialmente un "violoncello bar," in cui lo strumento viene utilizzato per accompagnare il canto. Nulla di straordinario, ma la varietà della scaletta e la leggerezza dell'interpretazione hanno comunque dato vita ad un concerto gradevole.
Di ben altro spessore il set di Vincent Courtois. Muovendosi tra libera improvvisazione e spunti tematici di sua composizione, il nostro ha dato vita a due lunghe suite che hanno confermato (se mai ce ne fosse bisogno!) le sue notevoli qualità strumentali e di musicista tout court. Potenza di suono, virtuosismo, complessità armonica, deliziosa musicalità si sono combinate in un esaltante mix di jazz contemporaneo, pop e tradizione eurocolta, in una chiara esemplificazione di qual è, oggi, lo stato dell'arte della musica.
Chiusura di serata con entrambi i musicisti sul palco, sulle note di "Between the Bliss and Me," dolcissimo brano a firma di Vincent Courtois con testi di Emily Dickinson.
I prossimi appuntamenti della rassegna avranno come protagonisti il violoncellista Francesco Dillon e l'Ensemble vocale Shucko + Corlerù (sabato 17 gennaio), il quartetto di Simone Zanchini (Stefano Bedetti, Stefano Senni, Zeno De Rossi) e la violinista Eloisa Manera (sabato 28 febbraio), il fisarmonicista Samuele Telari e il trombettista Giovanni Falzone (sabato 28 marzo), gli Area (sabato 9 maggio al teatro Manzoni).
Tutti i concerti, fatta eccezione per quello degli Area, si svolgeranno al Teatrino di Corte della Reggia di Monza, e saranno diffusi in live streaming su You Tube.
Foto
Cristina Crippi [per gentile concessione di Lampi]
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