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Jerome Sabbagh e il Questionario di Proust
All About Jazz: Il tratto principale della mia musica.
Jerome Sabbagh L'empatia.
AAJ La qualità che desidero nei musicisti che suonano con me.
J.S. La mancanza di paure.
AAJ Come musicista, il momento in cui sono stato più felice.
J.S. Quando non penso, e succedono cose inaspettate.
AAJ Come musicista, il mio principale difetto.
J.S. L'andare per tentativi, pensare troppo.
AAJ La mia più grande paura quando suono.
J.S. Quando suono davvero, non ho nessuna paura. Mi viene quando non sono davvero dentro la musica.
AAJ Sogno di suonare...
J.S. Meglio.
AAJ La mia fonte di ispirazione.
J.S. I grandi, in tutte le aree della musica, e dell'arte in genere: Lester Young, Bartok, Beckett, Kubrick, Matisse.
AAJ I miei musicisti preferiti.
J.S. Quelli che sono se stessi, e quelli che si prendono dei rischi (spesso sono gli stessi).
AAJ I miei dischi da isola deserta.
J.S. Difficile scegliere, ma eccone cinque:
Ravel: il secondo movimento del Concerto in Sol di Michelangeli;
Sonny Rollins: Saint-Thomas, live in Stockholm, 1959 e Saxophone Colossus;
Paul Motian: It Should've Happened a Long Time Ago;
Antonio Jobim -Elis Regina: Elis and Tom.
AAJ La canzone che fischio sotto la doccia.
J.S. Quella che sto per scrivere.
AAJ I miei pittori preferiti.
J.S. Matisse, Miro, Klee, Kandinsky, Bacon.
AAJ I miei film preferiti.
J.S. Uno qualunque di Maurice Pialat, Orson Welles e Stanley Kubrick.
Qualcosa di recente: La Vie d'Adèle di Abdellatif Kechiche.
AAJ I miei scrittori preferiti.
J.S. Beckett, Stendhal, Tolkien.
AAJ La mia occupazione preferita.
J.S. Mangiare ottimo cibo e bere ottimo vino.
AAJ Il dono di natura che vorrei avere.
J.S. Una mente capace di focalizzarsi su una sola cosa, e la capacità di vivere intensamente quel momento, senza pensare a nient'altro che a quello che faccio.
AAJ Nella musica, la cosa che detesto di più.
J.S. Le persone che non ascoltano, quelle che si mettono in mostra e quelle che suonano senza onestà.
AAJ Gli errori musicali che mi ispirano maggiore indulgenza
J.S. Cercare di fare qualcosa che non riesci a fare.
AAJ Il pezzo che vorrei venisse suonato al mio funerale.
J.S. "Someday We'll All Be Free" di Donny Hathaway.
AAJ Lo stato attuale della mia attività musicale.
J.S. Scorre.
AAJ Il mio motto.
J.S. Sii te stesso, solo meglio!
Foto
Vincent Soyez.
Jerome Sabbagh L'empatia.
AAJ La qualità che desidero nei musicisti che suonano con me.
J.S. La mancanza di paure.
AAJ Come musicista, il momento in cui sono stato più felice.
J.S. Quando non penso, e succedono cose inaspettate.
AAJ Come musicista, il mio principale difetto.
J.S. L'andare per tentativi, pensare troppo.
AAJ La mia più grande paura quando suono.
J.S. Quando suono davvero, non ho nessuna paura. Mi viene quando non sono davvero dentro la musica.
AAJ Sogno di suonare...
J.S. Meglio.
AAJ La mia fonte di ispirazione.
J.S. I grandi, in tutte le aree della musica, e dell'arte in genere: Lester Young, Bartok, Beckett, Kubrick, Matisse.
AAJ I miei musicisti preferiti.
J.S. Quelli che sono se stessi, e quelli che si prendono dei rischi (spesso sono gli stessi).
AAJ I miei dischi da isola deserta.
J.S. Difficile scegliere, ma eccone cinque:
Ravel: il secondo movimento del Concerto in Sol di Michelangeli;
Sonny Rollins: Saint-Thomas, live in Stockholm, 1959 e Saxophone Colossus;
Paul Motian: It Should've Happened a Long Time Ago;
Antonio Jobim -Elis Regina: Elis and Tom.
AAJ La canzone che fischio sotto la doccia.
J.S. Quella che sto per scrivere.
AAJ I miei pittori preferiti.
J.S. Matisse, Miro, Klee, Kandinsky, Bacon.
AAJ I miei film preferiti.
J.S. Uno qualunque di Maurice Pialat, Orson Welles e Stanley Kubrick.
Qualcosa di recente: La Vie d'Adèle di Abdellatif Kechiche.
AAJ I miei scrittori preferiti.
J.S. Beckett, Stendhal, Tolkien.
AAJ La mia occupazione preferita.
J.S. Mangiare ottimo cibo e bere ottimo vino.
AAJ Il dono di natura che vorrei avere.
J.S. Una mente capace di focalizzarsi su una sola cosa, e la capacità di vivere intensamente quel momento, senza pensare a nient'altro che a quello che faccio.
AAJ Nella musica, la cosa che detesto di più.
J.S. Le persone che non ascoltano, quelle che si mettono in mostra e quelle che suonano senza onestà.
AAJ Gli errori musicali che mi ispirano maggiore indulgenza
J.S. Cercare di fare qualcosa che non riesci a fare.
AAJ Il pezzo che vorrei venisse suonato al mio funerale.
J.S. "Someday We'll All Be Free" di Donny Hathaway.
AAJ Lo stato attuale della mia attività musicale.
J.S. Scorre.
AAJ Il mio motto.
J.S. Sii te stesso, solo meglio!
Foto
Vincent Soyez.
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About Jerome Sabbagh
Instrument: Saxophone, tenor
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