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MIT Wind & Festival Jazz Ensembles with Guillermo Klein, Chick Corea, Don Byron: Infinite Winds

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MIT Wind & Festival Jazz Ensembles with Guillermo Klein, Chick Corea, Don Byron: Infinite Winds
Celebrato centro internazionale di ricerca scientifica, il Massachusetts Institute of Technology supporta due formazioni orchestrali, il MIT Wind Ensemble e il MIT Festival Jazz Ensemble. Quest'ultima è nata nel 1963 per merito di Herb Pomeroy mentre il Wind Ensemble è stato fondato nel 1999 da Frederick Harris, che ora dirige entrambi gli organici. I componenti delle orchestre sono studenti ed ex studenti dell'Università che dimostrano di eccellere anche in questo campo.

Quest'album raccoglie tre lunghe opere, "Solar Return Suite," "From Forever" e "Concerto for Clarinet and Wind Ensemble," scritte rispettivamente da Guillermo Klein, Chick Corea e Don Byron ed eseguite nel 2006 (la prima) e 2013 (le altre due).
Il livello di autori e musicisti (il sassofonista Bill McHenry e il clarinettista Evan Ziporyn sono i principali solisti ospiti), la qualità delle composizioni e il prestigio dell'etichetta coinvolta danno all'album uno status più alto rispetto alla pubblicazione celebrativa d'ateneo, consentendoci di apprezzare l'eccellente livello dei due organici.

Entriamo nel dettaglio delle composizioni. "Solar Return Suite" è una suite di 30 minuti in sette movimenti, la prima che Guillermo Klein ha scritto per un'orchestra di fiati. L'atmosfera complessiva, austera e solenne, si distacca molto dallo stile espressivo di Klein, generalmente influenzato dalle musiche sudamericane: l'argentino fa uso di una scala ottatonica, trovando ispirazione nell'opera di Messiaen e altri autori del Novecento. Il solista principale, Bill McHenry, evidenzia un timbro cool, luminoso e ovattato, e svolge lunghi interventi lirici sostenuto da tessiture evanescenti e spesso iterative. La versione presente nell'album è quella eseguita dal vivo nella "premiere performance" del 12 maggio 2006.

"From Forever" è dedicata da Corea a Herb Pomeroy e risulterà più affine al gusto del pubblico jazz. L'orchestrazione è modern mainstream e la musica si snoda coniugando un variopinto dinamismo ritmico con aristocratici contrasti timbrici e bei giochi di sezione. Non c'è un solista preminente e i molti interventi degli allievi (al pianoforte, sax contralto, vibrafono, chitarra) danno la piena misura del loro valore.

Per scrivere la sua composizione, Don Byron, s'è ispirato all'opera di Leonard Roseman, il noto compositore di colonne sonore, ed ha immaginato (pensando alle musiche della serie The Combat) cosa avrebbe potuto scrivere a commento di un film sulla fanteria americana in avanzata nell'Italia meridionale nel 1944. I tre movimenti del "Concerto for Clarinet and Wind Ensemble" iniziano quindi con "Tarantella," un pregnante episodio ricco di colori. L'opera prosegue in un bel connubio di modern jazz orchestrale e riferimenti a Stravinskij, Bartok e John Corigliano. Il clarinetto di Ziporyn caratterizza con passione e grande audacia tecnico-espressiva ogni parte dell'opera.

Track Listing

Solar Return Suite (Terrenal; Pulmón; Cátaros; Between the Lines; Platense; Camello; Solar Return); From Forever; Concerto for Clarinet and Wind Ensemble (Tarantella; Ballade; Fast Stuff).

Personnel

Frederick Harris, Jr.: direzione; MIT Wind Ensemble con Bill McHenry: sax tenore; Evan Ziporyn: clarinetto; MIT Festival Jazz Ensemble.

Album information

Title: Infinite Winds | Year Released: 2015 | Record Label: Sunnyside Records


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