Sun Ra And His Arkestra: In The Orbit Of Ra

Nell'anno del centenario della nascita di Sun Ra le iniziative sono state innumerevoli, ma mancava un vero e proprio "Greatest Hits," concetto che in sé sembra certamente piuttosto inadatto (e per certi versi anche antitetico) all'idea musicale dell'indimenticabile pianista e band leader di Saturno, Alabama, ma che risponde comunque a un'esigenza comprensibile.

Il destino ha tra l'altro voluto che spesso, in passato, venissero indicati come "il meglio di" Sun Ra dischi che, per un motivo o un altro, non sono necessariamente i più significativi in assoluto della produzione dell'Arkestra.
Penso, per fare un esempio, allo stesso Space Is the Place o ai volumi ESP, fantastici certo, ma magari non i più rappresentativi delle tante traiettorie che la bizzarra compagine di Sun Ra ha tracciato lungo i decenni di attività.

Comunque la si pensi, ecco In the Orbit of Ra, prodotta dalla Strut con la Art Yard e caratterizzata dal fatto che i brani sono stati selezionati dall'attuale leader dell'Arkestra, il fedelissimo sax alto di Sun Ra, Marshall Allen. Oltre a pescare nella vasta discografia conosciuta, la raccolta (che esce sotto forma di doppio CD e doppio LP, oltre che in downloading) offre anche un paio di inediti, una "Trying to Put the Blame on Me" registrata piano e voce a Roma nel 1977 e la prima parte di "Reflects Motion," pezzo del 1962. Un'intervista a Allen e foto inedite della fantastica Val Wilmer completano il "pacchetto."

Cosa ha scelto dunque per voi, il buon Marshall Allen?
Ci sono "classici" del primo periodo come "Angels and Demons at Play" o "Plutonian Nights," inni da cantare in macchina nelle gite domenicali come "We Travel the Spaceways" o "Interplanetary Music," momenti elettrici come in "Astro Black" o la lunga versione milanese di "Dance of the Cosmo-Aliens," un capolavoro ipnotico come "Ancient Aiethopia," percussioni e suoni alieni, spazi solistici (con una certa predilezione per i momenti al flauto, come è naturale dato il selezionatore), insomma tutti gli ingredienti del cosmo di Sun Ra.

Potevano essere altre le scelte. Come sempre nelle antologie, a maggior ragione trattandosi di Sun Ra, ma se questa è l'occasione perché sempre più ascoltatori si affaccino ai mondi del saturnino musicista, non si può che salutare questo In the Orbit Of Ra con piacere.
A cent'anni dalla nascita la sua musica ci sembra, comunque, uno dei momenti imprescindibili del nostro passato recente.

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