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Il gioco delle coppie! Drake-Mirra & Fujii-Tamura a Ostinati 2015 - Padova

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Cinema Torresino
Padova
09.02.2015.

Il poker, si sa, è una "scienza" esatta. Due coppie accostate fanno una doppia coppia e potrebbero diventare un poker d'assi solo se di ugual natura.
Per fortuna la musica risponde a leggi differenti e può capitare che due coppie distinte formino non solo una doppia coppia, ma anche un bel poker d'assi, così come ci suggerisce l'ottimo avvio di stagione della rassegna Ostinati, organizzata come di consueto dal Centro d'Arte degli Studenti dell'Università di Padova

I concerti della rassegna 2015, nuovamente nella sede del Teatro Cinema Torresino (perfetta per l'intimità e la migliore fruizione della musica), si sono infatti aperti con due duetti di grande intensità, quello tra Hamid Drake e Pasquale Mirra e quello tra Satoko Fujii e Natsuki Tamura e, al di là dell'indubbio valore degli artisti in questione, questa circostanza di offrire al pubblico dei dialoghi così sinceri e stimolanti mi sembra l'immagine di miglior auspicio per un rapporto, quello tra una rassegna e il suo pubblico, che vive di fiducia reciproca e di una forte condivisione emotiva.

Venendo alla prima delle due coppie, quella tra Hamid Drake (batteria, tamburo a cornice) e Pasquale Mirra (vibrafono)— attiva ormai da qualche anno -si ha subito l'impressione che la serata sia di quelle giuste. Sulla carta anagraficamente e geograficamente "mal assortiti," i due musicisti hanno una affinità spirituale e espressiva evidente.
Dire che sul palco formano un unico corpo musicale sarebbe decisamente riduttivo per la personalità di ciascuno, ma si ha l'impressione lungo tutto il concerto che la sintonia sia energetica prima di tutto e che coinvolga completamente il processo di invenzione sonora, anche a costo di qualche piccola lungaggine che si perdona proprio in quanto evidente conseguenza di uno stato di condivisione (anche con il pubblico) che va al di là delle "regole."

Quello tra Drake e Mirra è un dialogo che ha punti di riferimento espliciti e esplicitati, dall'asse Don Cherry/Ed Blackwell (che si materializza nella rilettura di due classici temi degli Old & New Dreams come Guinea e Togo all'omaggio al Jim Pepper di Water, con il vibrafono che mette in gioco piccole ipnosi melodiche cui la batteria di Drake non può che rispondere come sa, con un coinvolgimento di infiniti livelli ritmici e timbrici.
È un duo con il sorriso, quello tra Drake e Mirra, sintomo di una complicità che contagia tutto il teatrino e che si scioglie nell'abbraccio tra i due. Spontaneous music nella sua migliore accezione.

Differente, ma altrettanto urgente, anche il feeling che c'è tra la pianista giapponese Satoko Fujii e il trombettista Natsuki Tamura, che la rassegna padovana ha ospitato in esclusiva nazionale. Coppia anche nella vita, compagni di viaggio artisticamente da molto tempo, i due non smettono mai di esplorare i confini di un linguaggio che ha un sapore originale e inconfondibile, con il pianoforte a scolpire accordi che da un momento all'altro si rompono come una diga da cui sgorga un liquido fraseggio tayloriano e la tromba che dal lirismo acidulo piega spesso dentro a un rumorismo quasi pneumatico, giocoso nell'utilizzo di curiosi piccoli oggetti (indimenticabili il Pikachu starnazzante o il maialino di gomma) ma anche rigoroso nella sua severità formale.

Unendo in lunghe suites temi sia della Fujii che del marito, i due hanno conquistato minuto dopo minuto il pubblico del Torresino, un pubblico dapprima attendista, ma rapidamente disposto a seguire le non facili traiettorie suggerite dalla musica, fino al meritato bis.

La Fujii è grande organizzatrice di musica e incisiva strumentista, lo ha confermato anche a Padova. Tamura, apparentemente schivo, ha sorpreso una volta di più per la qualità della propria invenzione. Sarebbe bello ascoltarli più spesso dalle nostre parti, anche in formazioni più corpose (la Fujii ne guida diverse). Ora che i due vivono gran parte dell'anno a Berlino dovrebbe non essere proibitivo, speriamo che anche qualche altro festival se ne accorga.

La rassegna continua in marzo con i Nels Cline Singers e i Ballister, tutto il programma fino a maggio a http://www.centrodarte.it/concerti/2015/calendario.html
Certamente non dovrebbero mancare molte altre carte fortunate!

Foto
Alessandra Freguja.

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