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I 10 CD nel CD player di... Hardedge

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01. Wadada Leo Smith -The Great Lakes Suites (TUM -2014). Il vero artista non si rilassa mai. Wadada Leo Smith è sicuramente uno di quei pensatori creativi che radicalizzano la propria arte in ogni fase del suo sviluppo. Spettacolare l'idea di scegliere Jack DeJohnette, John Lindberg e Henry Threadgill per la realizzazione di questo progetto. DeJohnette muove la musica in avanti non attraverso lo swing ma con il movimento. Threadgill usa lo spazio più di ogni altro sassofonista ed è questo che lo accomuna a Smith. The Great Lakes Suites è di gran lunga uno dei migliori album di questo inizio millennio.

02. Henry Threadgill's Zooid -Tomorrow Sunny, Revelry (Pi Recordings -2012).
Quando Threadgill cambia gruppo, cambia anche la musica. Zooid non fa eccezione alla regola. Questo originale ensemble è anche il suo più longevo, la maturità acquisita dal gruppo negli ultimi quattordici anni e in cinque registrazioni è davvero fenomenale.

03. Anthony Braxton -Solo (Skopje) 1995 (Braxton House -2003).
Ogni artista ha bisogno di esprimersi con diversi linguaggi. Nell'universo di Anthony Braxton, il "linguaggio musicale" par sax alto solo ha un posto speciale. E all'interno dello straordinario corpo formato dagli album in solo, questo splende come una pietra preziosa. Basato su brani più lunghi rispetto ai precedenti lavori, è una fucina ininterrotta di idee. Braxton, come il resto dei suoi colleghi AACM, dimostra che l'improvvisazione libera non ha un linguaggio. Questo non è un lavoro di un sassofonista, Braxton è un artista.

04. Graham Haynes/Hardedge -Burned To The Water's Edge (Hardedge -2009).
Questo con Graham Haynes è il sesto di una serie di otto duetti, con alcuni dei miei musicisti preferiti. È musica moderna, particolare che traspira libertà e senso estetico intuitivi, una psichedelica esplorazione del suono che non sfocia nell'ambient grazie all'abilità di Haynes nel creare paesaggi sonori e ritmici incantevoli lontani da ogni tipo di fraseggio jazzistico.

05. Cecil Taylor -Garden (Hat Hut -1982).
L'eccezionalità non richiede spiegazioni. Impegnato continuamente nella ricerca, Cecil Taylor suona difatto il suo modo di vivere. Tra le tante registrazioni in piano solo, affiancato a lavori seminali come Indent, Solo, Silent Tongues, Air Above Mountains, questa performance registrata a Basilea nel 1981 esplora brillantemente la sottile e spesso difficile coesistenza tra energia vulcanica e spazio, un aspetto non così familiare alla percezione claustrofobica dei "liberi pensatori" newyorchesi, soprattutto quelli emersi dagli anni sessanta.

06. Pixies -Minotaur (Artist In Residence -2009 cofanetto di CD e DVD).
L'arte creativa si suppone sia provocatoria e in grado di esplorare altre dimensioni. Quando mi confronto con la musica dei Pixies, dove l'improvvisazione di fatto non esiste, riconosco il genio puro di Charles Thompson (aka Black Francis, aka Frank Black), per me uno dei più creativi e importanti artisti degli ultimi trent'anni. In soli cinque anni i Pixies hanno prodotto una quantità di cose sbalorditive che non ha eguali nell'intera storia del rock, un vero schock culturale dalle conseguenze sempre vive. All'epoca nessun altra band poteva competere. In questo cofanetto è incluso il loro fenomenale concerto del 1991 presso la London's Brixton Academy.

07. Wadada Leo Smith -Lake Biwa (Tzadik -2004).
Un altro capolavoro di uno dei più importanti artisti della nostra era. È misterioso, stimolante e complesso come ogni altro lavoro della sua carriera. La sua musica è come una piramide, imperscrutabile nelle sue strutture e dinamiche interne, con una sorta di legame con la "Cosmic Music" di John Coltrane. E inoltre una cosa che rende Wadada speciale è che nessuno si rapporta con gli archi come fa lui.

08. Roscoe Mitchell -Sound (Delmark -1966).
Nel momento in cui il free jazz newyorchese liberava energia ed emozioni i principali cambiamenti venivano da Chicago e dal gruppo di musicisti AACM. Questi focalizzavano l'attenzione su elementi basilari ampiamente sottovalutati: suono, spazio, silenzio, struttura. Questo è un disco fantastico e il brano "Peace" uno dei più rivoluzionari dell'intera storia della musica.

09. Guardian Alien -See the World Given to a One Love Entity (Thrill Jockey -2012).
La furia sonora di questo disco è stata una rivelazione. Gli album di Guardian Alien dimostrano solo parzialmente il loro selvaggio, psichedelico, "wall of sound" che esplode nelle esibizioni live. Al momento ridotto a soli due componenti (Greg Fox alla batteria e Alex Drewchin Jr voce ed elettronica) Guardian Alien erano una band devastante quando la formazione includeva il chitarrista Bernard Gunn ed un bassista.

10. DarkMatterHalo -Darkness Interrupted o Advance! (Hardedge -di prossima uscita).
Benché ancora non ultimato in fase di post produzione e senza titolo il primo album della band newyorchese DarkMatterHalo è qualcosa che aspetto con ansia. Ovvio, visto che sono parte integrante del gruppo che include Brandon Ross e Doug Wieselman due dei migliori chitarristi in circolazione. Brandon e Doug non potrebbero essere più diversi, entrambi fortemente originali, riconoscibili creativi. Nonostante la band esprima al meglio le sue peculiarità nelle live performance sono curioso di vedere il risultato della nostra prima registrazione.

Foto
Peter Gannushkin.

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