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Chip Stephens: Holding on to What Counts
ByIl suo power play è impressionante fin dall`iniziale "Cooking at the Continental" di Horace Silver. Perfetto l'arrangiamento e l'interplay e la sensazione, poi ritrovata nelle altre esecuzioni all'interno del resto dell'album, di potere andare a qualunque velocità, con raddoppi di tempo ovunque, come se avesse sempre la marcia pronta, senza cadute di gusto sul tocco.
La sezione ritmica è di livello assolutamente, perfettamente sintonizzata sulla poetica del leader. L'impressione che danno è di sapere swingare su qualunque tempo, di potere affrontare le armonie più complicate (stupendo l'arrangiamento di "Epistrophy" di Monk) scegliendo un approccio muscolare nell'interpretazione del trio per pianoforte. Niente crepuscolarismi o sentimentalismi artificiosi e contemporaneamente un uso ad ampio spettro della strumentazione di cui dispongono, anche nei pezzi più pacati, come "Smile Surrender", in cui la melodia viene sottolineata in modo sincero, senza smancerie.
Un disco di altissimo livello artigianale, se si può adoperare questa formula, che niente aggiunge alla formula del trio ma che si fa ascoltare con grande piacere.
Track Listing
Cookin
Personnel
Chip Stephens
pianoChip Stephens: piano; Ken Walker: bass; Todd Reid: drums.
Album information
Title: Holding On To What Counts | Year Released: 2007 | Record Label: Unknown label
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