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Jason Roebke Octet: High/Red/Center
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È un momento di fervida creazione per il contrabbassista Jason Roebke, quarantenne stabilito a Chicago da ormai una quindicina di anni, che in quella città condivide il proprio operato con un ventaglio di musicisti molto interessanti, tra cui elenchiamo gli stessi che prendono parte a questo splendido ottetto: il sassofonista alto Greg Ward, il tenorista Keefe Jackson, il cornettista Josh Berman, il trombonista Jeb Bishop, il clarinettista basso Jason Stein, il vibrafonista Jason Adasiewicz, il batterista Mike Reed.
Li abbiamo voluti citare subito tutti, perché già questo allineamento di nomi è molto significativo per chi segue la nuova scena della Windy City. Accanto ad altri come Rob Mazurek e Ken Vandermark, di qualche anno più anziani, questi musicisti e improvvisatori di età attorno ai quarant'anni alimentano quella scena ruotando in diverse combinazioni che danno vita a formazioni di grande interesse. Dicevamo che Roebke attraversa un momento prolifico: è recentissima la pubblicazione di un CD con il suo quartetto, dal titolo Combination, e quasi contemporaneamente si pubblica questo High/Red/Center, davvero un grosso lavoro anche sotto il profilo compositivo e dell'arrangiamento.
Vi sono ben espresse e sintetizzate le tendenze scaturite dal lavoro dei musicisti sopra ricordati, ma vi si ritrova la tradizione legata ai grandi contrabbassisti-leader: da Charles Mingus a Dave Holland. E non manca un saldo riferimento a Ellington, soprattutto nella capacità evidenziata da Roebke di utilizzare al meglio, con la sensibilità dell'organizzatore, le doti dei musicisti coinvolti. I legami con la grande tradizione vanno di pari passo con la capacità di esplorare, di scandagliare soluzioni originali.
Ne scaturisce una musica matura, la cui energia irrora continuamente il lavoro del collettivo. Che a tratti mescola le voci con maestria, in altri momenti distribuisce la scena a diverse combinazioni ridotte, mettendo in luce bei contrasti cromatici e volumetrici. Il lungo brano che apre il CD e che gli dà il titolo, "High/Red/Center" è già un assaggio eloquente: il tema iniziale mescola accenti di Monk e della scuola creativa di Chicago, e subito si mette in luce il sax alto di Ward, musicista da tenere sotto attenta osservazione. Un secondo tema più disteso apre al solo di Jackson, che da parte sua si muove con esperta intensità in tutto il disco. Gli ultimi tre minuti riepilogano il tutto con maestria di scrittura e con un intermezzo del leader da manuale, incrociato dalla batteria e dal vibrafono.
Tutto il disco è ricco di perle, ma va senz'altro citato "Blues," un vero e proprio meta-blues con le sue ombreggiature saturnine, che si colloca tra la sanguigna consapevolezza di Julius Hemphill e la razionalità di Braxton. Con le belle interpretazioni del blues del tenore di Jackson, della cornetta di Berman e del clarone di Stein. Anche qui la scrittura di Roebke va gustata. "No Passenger" resta impresso nella mente per il suo tema scoppiettante, per l'andamento ritmico di micidiale profondità. E ancora per i due splendidi interventi di Ward e Stein. Ward primeggia pure nell'ellingtoniano "Shadow."
Ottimo ascolto, che non manca di ripetute sorprese.
Li abbiamo voluti citare subito tutti, perché già questo allineamento di nomi è molto significativo per chi segue la nuova scena della Windy City. Accanto ad altri come Rob Mazurek e Ken Vandermark, di qualche anno più anziani, questi musicisti e improvvisatori di età attorno ai quarant'anni alimentano quella scena ruotando in diverse combinazioni che danno vita a formazioni di grande interesse. Dicevamo che Roebke attraversa un momento prolifico: è recentissima la pubblicazione di un CD con il suo quartetto, dal titolo Combination, e quasi contemporaneamente si pubblica questo High/Red/Center, davvero un grosso lavoro anche sotto il profilo compositivo e dell'arrangiamento.
Vi sono ben espresse e sintetizzate le tendenze scaturite dal lavoro dei musicisti sopra ricordati, ma vi si ritrova la tradizione legata ai grandi contrabbassisti-leader: da Charles Mingus a Dave Holland. E non manca un saldo riferimento a Ellington, soprattutto nella capacità evidenziata da Roebke di utilizzare al meglio, con la sensibilità dell'organizzatore, le doti dei musicisti coinvolti. I legami con la grande tradizione vanno di pari passo con la capacità di esplorare, di scandagliare soluzioni originali.
Ne scaturisce una musica matura, la cui energia irrora continuamente il lavoro del collettivo. Che a tratti mescola le voci con maestria, in altri momenti distribuisce la scena a diverse combinazioni ridotte, mettendo in luce bei contrasti cromatici e volumetrici. Il lungo brano che apre il CD e che gli dà il titolo, "High/Red/Center" è già un assaggio eloquente: il tema iniziale mescola accenti di Monk e della scuola creativa di Chicago, e subito si mette in luce il sax alto di Ward, musicista da tenere sotto attenta osservazione. Un secondo tema più disteso apre al solo di Jackson, che da parte sua si muove con esperta intensità in tutto il disco. Gli ultimi tre minuti riepilogano il tutto con maestria di scrittura e con un intermezzo del leader da manuale, incrociato dalla batteria e dal vibrafono.
Tutto il disco è ricco di perle, ma va senz'altro citato "Blues," un vero e proprio meta-blues con le sue ombreggiature saturnine, che si colloca tra la sanguigna consapevolezza di Julius Hemphill e la razionalità di Braxton. Con le belle interpretazioni del blues del tenore di Jackson, della cornetta di Berman e del clarone di Stein. Anche qui la scrittura di Roebke va gustata. "No Passenger" resta impresso nella mente per il suo tema scoppiettante, per l'andamento ritmico di micidiale profondità. E ancora per i due splendidi interventi di Ward e Stein. Ward primeggia pure nell'ellingtoniano "Shadow."
Ottimo ascolto, che non manca di ripetute sorprese.
Track Listing
High/Red/Center; Slow; Blues; Candy Time; Dirt Cheap; No Passengers; Double Check; Ten Nights; Ballin'; Shadow; Birthday.
Personnel
Jason Roebke
bassGreg Ward: sax alto; Keefe Jackson: sax tenore; Jason Stein: clarinetto basso; Josh Berman: cornetta, Jeb Bishop: trombone; Jason Adasiewicz: vibrafono; Jason Roebke: contrabbasso; Mike Reed: batteria.
Album information
Title: High/Red/Center | Year Released: 2014 | Record Label: Delmark Records
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Jason Roebke Octet
CD/LP/Track Review
Jason Roebke
Giuseppe Segala
Delmark Records
Greg Ward
Keefe Jackson
Josh Berman
Jeb Bishop
Jason Stein
Jason Adasiewicz
Mike Reed
Rob Mazurek
Ken Vandermark
Charles Mingus
Dave Holland
High/Red/Center