Julia Karosi: Hidden Roots

Le radici nascoste a cui fa riferimento il titolo si riferiscono al folklore musicale magiaro di cui questo disco è intriso.
Julia Karosi è una delle migliori cantanti di jazz ungheresi e in questo terzo disco da leader interpreta un repertorio con sue composizioni e canti tradizionali ungheresi.
Diplomata alla Franz Liszt Music Academy di Budapest, la Karosi ha fondato un suo quartetto nel 2011, iniziando a farsi apprezzare per la forma vocale esuberante, il timbro luminoso e lo slancio improvvisativo che predilige il canto scat. Le sue interpretazioni si snodano in stretta connessione con gli strumenti, in un intenso scambio di relazioni.

Il suo stile vocale s'ispira più alle cantanti europee (da Norma Winstone a Urszula Dudziak) che alle storiche vocalist statunitensi ma la sua musica è fortemente radicata nel jazz moderno e trova una sintesi tra questi (dal post bop al modale) e i riferimenti alla folklore della sua regione. I giovani partner sono musicisti di valore. Tra questi spiccano il talentuoso pianista venticinquenne Áron Tálas e l'emergente sassofonisa tedesco Tobias Meinhart, ospite in cinque pezzi.

Tra i brani abbiamo apprezzato in particolare la trasfigurazione modale del canto tradizionale ebraico "Szól a kakas már" e la nostalgica canzone popolare "Édesanyám rózsafája," entrambe arrangiate dalla cantante.

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