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Fred Hersch: In Amsterdam / Larry Goldings Quartet: Larry Goldings Quartet

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Fred Hersch

In Amsterdam

Palmetto Records

(2005)

Valutazione: 4 stelle

Ascoltare un CD di Fred Hersch costituisce per l’ascoltatore un’occasione da non lasciarsi sfuggire in quanto sempre foriera di profonde emozioni. Di assoluto valore è la sua più recente produzione discografica, che documenta in versione live l’ennesima prova maiuscola di un pianista di rara classe, giunto da tempo alla sua piena maturità espressiva.

E le otto tracce di In Amsterdam altro non fanno che confermare l’originalità di un artista completo, capace di lasciare una traccia profonda sui vari progetti intrapresi. La rivitalizzazione del modello evansiano è il punto di partenza di un percorso affascinante, affrontato in solitudine alla luce di alcuni parametri a lui particolarmente congeniali. Fra tutti un mirabile approccio destrutturante agli standard, che viene sobriamente realizzato attraverso un afflato romantico ed una sensibilità di tocco di rara eleganza. Come nel caso di Evans, la logica di riappropriazione dei brani fa convivere magnificamente gli slanci melodici con l’esuberanza ritmica, toccando i vertici dell’espressività nell’arte della composizione istantanea.

È il caso dell’interpretazione di “Evidence”, tutta giocata su invenzioni estemporanee atte a nascondere il tema di base, per sospenderlo in un clima di rarefatta incertezza armonica ricca di mistero e fascino. Nell’aggiungere sinuose quanto complesse griglie di accordi alla melodia, egli propone un linguaggio personale, che riflette in un’ottica sincronica lo spirito della contemporaneità.

Il suo è un disco per i palati più raffinati, con musiche da ascoltare ogni qualvolta si avverte il bisogno di pace, tranquillità e godimento estetico. E dispiace constatare ancora una volta la scarsa visibilità mediatica di Hersch, inversamente proporzionale al valore della sua arte.

Larry Goldings Quartet

Omonimo

Palmetto Records

(2005)

Valutazione: 3 stelle

Fresco di stampa è il CD realizzato da Larry Goldings, anche qui impegnato nella duplice veste di pianista e organista. È questa un’opera di sintesi, che utilizza il linguaggio del jazz come tessuto connettivo entro cui incorporare diverse anime musicali: il blues; il Brasile di Jobim, il mondo classico europeo di Faurè; il pop contemporaneo (Bjork). Seppur di difficile coesione, la proposta del pianista costituisce un avvincente excursus musicale che aggrega varie atmosfere; tra tutte si segnalano le nostalgiche melodie delle colonne sonore italiane degli anni ’60, unitamente agli echi della musica colta.

Il tutto viene rielaborato con gusto alla luce del supremo metacodice jazzistico di marca post-boppistica ed interpretato da un gruppo brillante, capace di svettare nei più svariati contesti. È il caso soprattutto del trombettista John Sneider, che si dimostra abile nell’esplorare con disinvoltura i meandri armonici del materiale tematico, a partire dalle ariose composisizioni del leader.

Convincente sul piano strumentale risulta anche il tocco elegante del pianista statunitense, il quale ha finalmente posto la sua ragguardevole abilità da organista al servizio di sonorità più legate al linguaggio jazzistico ed al blues.

Elenco dei brani e musicisti

In Amsterdam. Elenco dei brani: 01.A Lark -8:22; 02. The Nearness Of You -8:46; 03. Evidence -6:32; 04. At The Close Of The Day -5:21; 05. O grande amor-8:04; 06. The Peacock -11:56; 07. Don’t Blame Me-8:39; 08. Valentine-3:53. Musicisti: Fred Hersch (pianoforte). Larry Goldings Quartet Elenco dei brani: 01. SingSong (L. Goldings) -4:09; 02. Au bord de l’eau (G. Faurè) -4:11; 03. Valsinha (C.Buarque/V. de Moraes)- 5:21; 04. The Wedding (A. Ibrahim); 5:55; 05. Hesitation Blues (W.C. Wandy)-4:05; 06. Jackie-Ing (T. Monk)-3:50; 07. Dario And Bario (L. Goldings) -3:00; 08. A Dream About Jaki Byard (Goldings/Sneider/Allison/Wilson) -3:15; 09. Coccon (Bjork) -7:11; 10. Hidalgo(Goldings/Sneider/Allison/Wilson)-3:14; 11. (Goldings/Sneider/Allison/Wilson)-2:31; 12. We Shall Overcome (traditional). Musicisti:Larry Goldings (pianoforte, organo Hammond); John Sneider (tromba); Ben Allison (contrabbssso); Matt Wilson (batteria, percussioni); Madeleine Peyroux (voce) nel brano 5.


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