Home » Articoli » Album Review » Sokratis Sinopoulos: Eight Winds

3

Sokratis Sinopoulos: Eight Winds

By

Sign in to view read count
Sokratis Sinopoulos: Eight Winds
Ecco un lavoro davvero molto particolare, che prende ispirazione dalla musica tradizionale per realizzare impasti di impianto jazzistico, traendoli per giunta da una regione—la Grecia—la cui tradizione, splendida, è stata piuttosto sottovalutata in questo contesto.

Ne è autore Sokratis Sinopoulos, poco più che quarantenne specialista della lyra, strumento tradizionale dell'area egea, che ha coltivato prima nella musica folk, poi in quella bizantina, fino al momento in cui ha incrociato Eleni Karaindrou (ha preso parte ad alcuni suoi lavori per ECM) e la coppia Charles Lloyd/Maria Farantouri, con i quali ha registrato Athens Concert (sempre per ECM). L'esperienza con Lloyd e il suo gruppo, di cui ha fatto parte per alcuni concerti, gli apre nuovi scenari, così che Sinopoulos forma questo suo quartetto, che adesso approda al suo primo disco, supportato dalla supervisione artistica di Manfred Eicher.

Le musiche sono tutte originali di Sinopoulos e il clima, pur cangiante, è sempre di netta impronta etnica. La particolarità sta nel fatto che l'impianto della formazione, invece, è chiaramente di matrice jazzistica: un trio piano-basso-batteria dalle cadenze forse un po' cameristiche ma pur sempre radicate nella tradizione jazz, del quale la lyra è la voce solista. Lo si percepisce benissimo fin dalla title track che apre (e chiude, in una sua variazione) l'album e che inizia con uno straziante e spiazzante pianto della lyra, che inizia su scenari folk e arcaici, ma poi prosegue con assoli originalissimi di Sinopoulos, ben lontani da qualsiasi scimmiottamento di stilemi di altri strumenti in ambito jazz ma comunque condotti assieme al trio, viceversa ben radicato in quella musica.

Si ha così una musica che non è né una fusione di etnica e jazz, né tantomeno una "jazzizzazione" di temi tradizionali, ma qualcosa di molto, molto originale. Se ne faccia esperienza ascoltando "In Circles," caratterizzata dalla pulsazione del basso e dal lavoro del piano, sui quali però la lyra si inserisce in un modo tanto coerente, quanto non riconducibile a stilemi jazz.

Si aggiunga a questo che i temi e le melodie che innervano i diversi brani sono quasi sempre bellissimi e commoventi—vi spicca l'incantevole "Aegean Sea," titolo programmatico per un brano che più di tutti rende tangibili le radici della musica del gruppo —, e che i tre accompagnatori, tutti greci, pur senza particolari invenzioni mostrano grande sensibilità e qualità strumentali: il pianista Yann Keerim anche rimanendo in primo piano per tutta la durata del lavoro, duettando sottovoce con la lyra; il contrabbassista Dimitris Tsekouras facendolo solo a tratti (per esempio in "Yerma," ove dialoga con il piano), ma supportando sempre autorevolmente il lavoro della ritmica; il batterista Dimitris Emmanouil, chiamato a un lavoro rischiosissimo, più defilato ma sempre essenziale, anche se in punta di piedi.

Non stupirà, così, che Eight Winds sia un lavoro sontuoso e da annoverare—forse con il disaccordo di tanti "puristi"—tra i migliori dischi di jazz usciti nel 2015.

Track Listing

Eight Winds; Yerma; 21st March; Thrace; Aegean Sea; In Circles; Lyric; Street Dance; Forever; 21st March, var.; Stillness; Eight Winds, var.

Personnel

Sokratis Sinopoulos: lyra; Yann Keerim: pianoforte; Dimitris Tsekouras: contrabbasso; Dimitris Emmanouil: batteria.

Album information

Title: Eight Winds | Year Released: 2015 | Record Label: ECM Records


< Previous
Butterfly Blue

Next >
Panamericano

Comments

Tags


For the Love of Jazz
Get the Jazz Near You newsletter All About Jazz has been a pillar of jazz since 1995, championing it as an art form and, more importantly, supporting the musicians who create it. Our enduring commitment has made "AAJ" one of the most culturally important websites of its kind, read by hundreds of thousands of fans, musicians and industry figures every month.

You Can Help
To expand our coverage even further and develop new means to foster jazz discovery and connectivity we need your help. You can become a sustaining member for a modest $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination will vastly improve your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.

Near

More

Ain't No Sunshine
Brother Jack McDuff
Taylor Made
Curtis Taylor
Fathom
John Butcher / Pat Thomas / Dominic Lash / Steve...

Popular

Get more of a good thing!

Our weekly newsletter highlights our top stories, our special offers, and upcoming jazz events near you.