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Various Artists: Creative Music Studio Archive Selections Vol. 1

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Various Artists: Creative Music Studio Archive Selections Vol. 1
Ecco alcune gemme uscite dagli archivi del Creative Music Studio, l'istituzione fondata nel 1971 da Karl Berger, dalla moglie Ingrid e da Ornette Coleman con lo scopo di realizzare musica senza costrizioni di carattere stilistico o commerciale. Ricordiamo le interessanti considerazioni al riguardo di George Lewis, che nel suo testo A Power Stronger Than Itself. The AACM and American Experimental Music mette l'accento sulla forte valenza interculturale del CMS: "Ispirata sia dal Black Mountain College che dalla visione interculturale di Don Cherry, la concezione di Berger unisce insieme tendenze varie di sperimentalismo, rappresentando un antecedente di quanto sviluppò John Zorn negli anni Ottanta."

Prosegue Lewis: "Il frequentatore del CMS poteva incontrare musicisti della AACM, come Roscoe Mitchell e Anthony Braxton, e una serie di altri musicisti come il flautista indiano G.S. Sachdev, il solista di shakuhachi giapponese Watazumi-Doso, il percussionista senegalese Aib Dieng, il polistrumentista brasiliano Nana Vasconcelos e la compositrice Pauline Oliveros." "Altri residenti nella zona di Woodstock, come Dave Holland e Jack DeJohnette erano frequentatori regolari e insegnanti, così come i membri del più celebre ensemble di musica elettronica, il MEV. Questi compositori e performer hanno cercato per anni il contatto attivo con improvvisatori di differenti tradizioni, riconoscendo in anticipo che quei musicisti di etnie diverse stavano portando nuovi suoni, stili, materiali, metodologie."

Questo primo volume di preziosa documentazione, distribuito in tre CD, presenta momenti diversi dell'attività concertistica del CMS dal 1977 al 1981, adottando criteri che seguono una logica differente: se i primi due dischi sono dedicati rispettivamente all'organico strumentale di piccole dimensioni (dal duo al trio) e alle orchestre ampie, il terzo CD presenta alcuni dei musicisti provenienti da diverse aree geografiche, in quella che dallo stesso album è definita "world music."

Già nel 1997 l'etichetta Douglas Music aveva pubblicato alcuni estratti dal Woodstock Jazz Festival, svoltosi nel 1981 in occasione del decimo anniversario dalla fondazione del CMS. Si trattava di due CD in cui organici variabili si avvalevano del contributo di musicisti come Chick Corea, Braxton, DeJohnette, Lee Konitz, Pat Metheny e Miroslav Vitous.

Ma se nel caso di quelle registrazioni la musica rispondeva a intenti celebrativi, senza grandi sorprese e soprattutto senza riflettere lo spirito e la fisionomia del CMS, in Archive Selections si aprono gli archivi e ci si inoltra in una serie di documenti che nella loro eterogeneità riflettono in modo evidente quanti stimoli e quante energie si movessero attorno a quell'istituzione. L'apertura del primo CD, intitolato Small Groups è bruciante, con il duo di Ed Blackwell e Charles Brackeen sintonizzato al massimo grado, che dialogano tra jazz e sapori caraibici, tra gustosi motivetti folklorici e affondi nell'astrazione. Si apprezza con dovizia la percussione di Blackwell, nelle sue caratteristiche danzanti, melodiche, sciamaniche.

Il magistero del contrabbasso di David Izenzon (erroneamente segnalato come Izenson) introduce con un drammatico e sarcastico dialogo tra strumento e voce il successivo trio con i coniugi Berger. Poi è la volta del duo pianistico di Frederic Rzewski e Ursula Oppens, naturalmente su coordinate cameristiche contemporanee, plasmato su più movimenti con la forza della miniatura. Il violino e la chitarra, rispettivamente di Leroy Jenkins e James Emery, sigillano il primo disco con incursioni in un'atonalità dai sinistri bagliori espressionistici, ma pure improvvisazioni di grande fluidità.

Denso di belle sorprese è il secondo CD, intitolato Orchestral, con la CMS Orchestra diretta da Olu Dara, che con l'armonica scandaglia il blues più terreno e con la tromba si tuffa in spericolate evoluzioni, introducendo parti orchestrali di notevole interesse. Ancora il grosso organico viene guidato da Oliver Lake, che con il contributo della chitarra di Michael Gregory e del trombone di James Harvey's Jazzilla dà vita a convincenti episodi sanguigni, ben disegnati anche negli insiemi. Una piccola perla di Roscoe Mitchell porta l'orchestra in conclusione nei territori tra la metafisica rarefatta e la meccanica.

Di carattere più documentale è il terzo CD, che mostra una World Music ancora priva delle manipolazioni che successivamente hanno guastato spesso la sua forza. Il sound medio-orientale iterativo di Ismet Siral e il Brasile multicentrico di Nana Vasconcelos sono vivaci e pieni di energia. Pregnante l'Africa di Foday Musa Suso, nell'interazione della sua kora con i formidabili Hamid Drake alla batteria e John Marsh al basso elettrico. Attendiamo con trepidazione altri volumi dagli archivi CMS.

Track Listing


CD 1:
Untitled 1; Untitled 2; Untitled 3; Untitled 4; May Day; Child of the Night; I Am a Leaf for Today; 7inC; Ashiata; Okidanokh.
CD 2:
Untitled 1; Untitled 2; Untitled 3; CMS Scene 1; CMS Scene 2; CMS Scene 3; Two by Two; Untitled.
CD 3:
Oy; Untitled; Merdevin; Call and Response; Berimbau Solo; Kuumba Sora; Demba Tenkeren, Disco Gate.

Personnel


Ed Blackwell: batteria; Charles Brackeen: sax soprano, sax tenore; David Izenzon: contrabbasso, voce; Ingrid Sertso: voce; Karl Berger: piano, vibrafono; Frederic Rzewski: pianoforte; Ursula Oppens: pianoforte; Leroy Jenkins: violino; James Emery: chitarra; Olu Dara: tromba, armonica; Cms Orchestra; Oliver Lake: alto sax, flauto; Michael Gregory: chitarra; Roscoe Mitchell: sassofoni, Garrett List: trombone; Ismet Siral: ney, flauto, sax soprano; Steve Gorn: flauti bansuri; Nana Vasconcelos: voce, Berimbau; Foday Musa Suso: kora; Adam Rudolph: percussioni; Hamid Drake: batteria; John Marsh: basso elettrico.

Album information

Title: Creative Music Studio Archive Selections Vol. 1 | Year Released: 2014 | Record Label: Innova Recordings

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