Wadada Leo Smith, John Lindberg: Celestial Weather

Entrambi colonne dell'avanguardia jazzistica, sia pure con tempi, ruoli e modalità differenti, Wadada Leo Smith e John Lindberg dialogano in questo notevole album, la cui incisione risale al giugno 2012, dando da subito l'impressione di intendersi ottimamente.

La suite che apre il disco (e che si deve al trombettista, come del resto la successiva, laddove la terza e ultima è opera di Lindberg) decolla con una bella vivacità, pur nell'ovvia economia di mezzi (tromba e basso puri, dall'inizio alla fine), facendosi più meditativa nel secondo e ultimo movimento. Vi si avverte una notevole empatia, un'ammirevole pulizia, col clima che si fa nuovamente più scattante e nervoso sul finire (e Lindberg che predilige nel complesso l'archetto al pizzicato, e comunque in questa veste ci regala il suo profilo più alto).

La suite del titolo, pentapartita, è anche il cuore del disco, con Lindberg che alterna ancora pizzicato e archettato e Smith che non disdegna l'uso della sordina, su cui come ben sappiamo eccelle. Si fanno particolarmente apprezzare il vitale "Hurricane," "Typhoon" e il conclusivo "Tornado," ideale compendio, quintessenza, della suite, nel suo alternare segmenti più accesi con altri decisamente più quieti.

Chiude il dittico firmato dal bassista, concentrato e sospeso nel primo movimento, mosso e swingante nel secondo, a suggello di un album che rimarrà certamente nella discografia di entrambi i suoi artefici come una gemma forse isolata (in quanto duo, perché in incisioni a nome del trombettista le collaborazioni fra i due sono numerose) ma non per questo meno rilucente.

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