Domenico Caliri: Camera Lirica

Si è preso tempo Domenico Caliri (sono passati cinque anni da Buio Acceso sua ultima uscita da leader sempre per Caligola) e ascoltando Camera Lirica si può pensare che sia stato tempo di riflessione, di decisioni da prendere, di scelte da effettuare, di correzioni da apportare, di opportunità da sfruttare (la commissione da parte del Festival Internazionale Angelica) e, infine, di meticolosa messa punto. Un organico di quattordici elementi ed una componente di scrittura predominante non potevano che richiedere un lungo percorso di avvicinamento all'esito finale, ma a giudicare dall'eccellente risultato, ne è valsa sicuramente la pena.

Il lavoro si può idealmente dividere in due parti. La prima prende corpo in una suite di cinque movimenti denominata "Baccanale" ed esalta la componente più cameristica dell'album anche se non mancano riferimenti a musiche altre -"Quadro I (L'invito e la partenza)" per esempio, potrebbe essere stato scritto da Nino Rota per Federico Fellini con un occhio rivolto a Stravinskij-. La seconda ha connotati più decisamente jazzistici -con tutte le cautele del caso ogni qualvolta si utilizza questo termine -e mostra un organico perfettamente a proprio agio con la complessa scrittura di Caliri che gioca con la ritmica, predilige le prospettive oblique, scompone e ricompone gli elementi intessendo un ordito musicale stratificato e in continuo mutamento.

Ma di suddivisione ideale si tratta perché elementi dell'una e dell'altra si scambiano di ruolo e di posizione, tra scherzose variazioni, momenti introspettivi di rigorosa architettura, o innodici a pieno organico come nel conclusivo "Quadro V (Il ritorno ed il ricordo)." Naturalmente per la riuscita del progetto fondamentale era la scelta dei musicisti non a caso rappresentanti della più vivace scena improvvisativa, molti affermati leader di progetti a proprio nome e comunque tutti accomunati da spirito curioso e gusto per il rischio.

Insomma con Camera Lirica -titolo costruito su un delizioso gioco di parole-Caliri lascia testimonianza del suo progetto ad ora più ambizioso e regala agli ascoltatori un lavoro tra i più riusciti e intriganti degli ultimi tempi.

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