Home » Articoli » Album Review » Blue Lines Trio: Blue Lines Trio
Blue Lines Trio: Blue Lines Trio
ByQuesta la filosofia di base, con la benedizione di una frase di Steve Lacy che campeggia sulla busta che mantiene il CD nella confezione cartonata e che rimanda al fatto del come "una buona musica abbia con sé e dentro di sé proprio tutto." L'analisi del lavoro di questo trio -sicuramente per appassionati del territorio -racconta di un'operazione intelligente poiché, come accennato già più sopra, consegna nelle mani di tre musicisti di età e formazione differente, l'idea di "bilanciare" materia e capacità soggettiva.
Scheen ha lavorato per molti anni accanto a sperimentatori del calibro di Maarten Altena e, oltre al suo trio, ha spesso incrociato il suo pianoforte ad esempio in duo con il grande Tobias Delius. Raoul van der Weide è il più vicino dei tre alle più recenti e moderne forme di musica improvvisata. Ha collaborato con l'importante Guus Jansen e le sue teorie e oggi elabora "new music" in trio con John Dikeman e Klaus Kügel. George Hadow (in realtà suddito britannico) lavora da anni nell'underground olandese ma si è fatto conoscere specialmente per il suo lavoro con il Galm Quartet.
Quello che risulta immediatamente interessante nell'ascolto di questa musica è il peculiare concetto ritmico che la sorregge. Una curiosa strada verso un ipotetico new-swing che in realtà non esiste o non sembra nemmeno contemplato dall'analisi del trio. Improvvisazione a 360° dove però fra rumorismo totale e frastagliate architetture compositive, fanno capolino anche cadenzate ballate up-tempo, movenze blues e diversi colori "post": post-bop, post-free e forse anche post-accademia. Thelonious Monk, Steve Lacy, Charles Mingus, Oscar Pettiford e Han Bennink sono senza dubbio riferimenti attivi e costanti. Chris Naat, sulle colonne del blog "Jazz Music Reviews," ci trova anche Cecil Taylor. Noi meno, ma ha sicuramente ragione quando parla di straordinario e proporzionale "jazz pastiche" di una nuova realtà che va a ingrossare le fila della famiglia della musica improvvisata.
Una fortuna aggiunta che potrebbe far finalmente piacere questa tipologia musicale anche a chi usualmente se ne sta lontano è che il CD sembra raccogliere -a spaglio -un'intera giornata di registrazione live con diversissimi momenti che testimoniano l'enorme capacità di diversificare suoni, tempi e stilemi. In altre parole: questa è gente che ne sa davvero molto.
Niente di cui poter far urlare al capolavoro, ma un lavoro dannatamente intelligente.
Track Listing
Solid; Improvisation 538; Kop op; Improvisation 536; Dark Goeree; Idols; Improvisation 541; Not yet; Ingredients 539; Stumble; Improvisation 537; Sigh.
Personnel
Steve Turre
tromboneGeorge Hadow: batteria; Michiel Scheen: pianoforte; Raoul van der Weide: contrabbasso, violoncello, crackle box.
Album information
Title: Blue Lines Trio | Year Released: 2015 | Record Label: Self Produced
< Previous
Daybreak
Comments
Tags
Blue Lines Trio
CD/LP/Track Review
Steve Turre
Vic Albani
Self Produced
Netherlands
Amsterdam
George Hadow
Steve Lacy
Maarten Altena
Tobias Delius
John Dikeman
Thelonious Monk
Charles Mingus
Oscar Pettiford
Han Bennink
Cecil Taylor
Concerts
Oct
3
Thu