Amira: Amira: Rosa

Rosa

Snail Records

(2005 - distr. Egea)

Valutazione: 4,5 stelle

Giovane cantante nativa di una delle terre più devastate d'Europa in tempi recenti, Mostar, Amira è la titolare di questo bel lavoro che riunisce numerosi musicisti bosniaci impegnati su musiche tradizionali dell'area balcanica.

Splendidi gli arrangiamenti, eccellenti sia le interpretazioni della cantante che gli accompagnamenti strumentali - ai quali viene lasciato uno spazio spesso inusitato, cosa che avvicina il lavoro al mondo del jazz, a dispetto dell'impianto tipicamente popolare - il disco ha una forte identità, ma attraversa atmosfere diverse. Così, accanto a brani come "Blaguno Dejce Mori", "Da Sam Ptica" o "U Djul Basci" - cantate a piena voce su ritmi di danza popolare, festose e con ricco accompagnamento tipicamente balcanico - troviamo pezzi come "Si Zaljubiv Edno Momce" e la magnifica "Zajdi, Zajdi", forse il momento più alto dell'intero album, che rappresentano scene intimistiche, fortemente liriche e drammatici, nelle quali la voce di Amira si esprime con interpretazioni toccanti, con accompagnamenti più limitati, soprattutto ad opera del pianoforte.

Amira mostra una voce calda, modulata con moderazione secondo i tradizionali stilemi balcanici e mediorientali, che le conferiscono grande espressività. Il dialogo con il pianoforte di Kim Burton (ma in "Zajdi, Zajdi", sempre che non sia un errore, il libretto lo riporta al kaval, mentre al piano viene citato il clarinettista Mustafà Stancic) è efficacissimo e esalta sia le qualità vocali della cantante che le atmosfere liriche. Particolarissima "Bogata Sam, Imam Svega", condotta in duo e nella quale la forte drammaticità viene sviluppata dal semplice, ma intenso ed efficace accompagnamento della chitarra.

Numerosissimi gli artisti coinvolti nel progetto, che si alternano nelle varie tracce. Oltre ai già citati Burton e Mustafà Stancic, vale la pena menzionare la decisiva presenza del violino di Slobodan Stancic, i tre musicisti impegnati a turno alla fisarmonica - strumento del tutto essenziale in una musica di questo genere - e i diversi assoli di chitarra. Tra i brani nei quali il gruppo si allarga svettano il lirico "Kraj Potoka Bistre Vode", nel quale la voce di Amira conduce con lentezza un tema attorno al quale si esprimono in brevi, ma toccanti assoli gli altri strumenti, e "Mita, Bekrija", aperta in duo con il clarinetto e proseguita in ensemble.

Un disco di grande interesse, non solo per le belle atmosfere, ma soprattutto per l'eccellente qualità dei musicisti.

Elenco dei brani:

1. U Djul Basci - 5:19; 2. Jutros Mi Je Ruza Procvjetala - 5:11; 3. 3. Mene Majka Jednu Ima - 4:19; 4. Si Zaljubiv Edno Momce 4:43; 5. Blaguno Dejce Mori - 6:08; 6. Kraj Potoka Bistre Vode - 5:27; 7. Mita, Bekrija - 5:49; 8. Zajdi, Zajdi - 5:12; 9. Mujo Djogu Po Mejdanu Voda - 4:32; 10. Bogata Sam, Imam Svega 4:00; 11. Da Sam Ptica 7:12; 12. Sinoc Meni Prodje Asiklija 5:14

Musicisti:

Amira (voce); Kim Burton (pianoforte, Kaval in 8); Slobodan Stancic (violino); Mustafà Stancic (fisarmonica, clarinetto, pianoforte in 8); Kosta Latinovic (basso); Sead Avdic (percussioni); Yesenko Yrpo (chitarra); Ademir Spahic (basso); Dinko Simunovic (contrabbasso); Armin Mustafic (chitarra); Sasa Karabatak (chitarra); Miralem Basic (saz in 10)

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